Un nuovo inizio

Chi mi conosce sa che frequento la Svezia – e Stoccolma in particolare – da parecchio tempo.
La mia decisione di trasferirmi qui non dovrebbe, quindi, aver colto nessuno di sorpresa. Decisamente più sconvolgente, probabilmente, il fatto che abbia letteralmente mollato tutto – incluso un posto di lavoro eccellente dal punto di vista retributivo – e che me ne sia venuto qui senza avere nulla in mano, un nuovo posto, nessuna certezza, in un momento in cui la Grande Crisi investe in maniera decisa l’economia di mezzo mondo.
Fatto sta che, ormai, sono qui, e visto che, almeno per ora, il tempo libero non mi dovrebbe mancare, spero di riuscire ad aggiornare con regolarità questo nuovo blog che vi informerà sulle mie vicissitudini.

La mia nuova vita svedese inizia, all’incirca, alle 17:30 di oggi (“ieri”, dato che questo articolo sarà pubblicato dopo la mezzanotte) lunedi 13 luglio 2009, nel momento dell’atterraggio all’aeroporto di Arlanda.

Prelevati i bagagli e cambiata la valuta, sono quindi salito sull’Arlanda Express, il “trenino” che collega l’aerostazione con Stoccolma. L’A.E. non costa poco (circa 22 euro per la sola andata), ma è davvero un ottimo servizio che, in una ventina di minuti, ti porta nel pieno centro della città.
Arrivato alla Centralstation ho dovuto attendere che un’amica mi portasse le chiavi dell’appartamento che mi aveva procurato, subaffittato da un suo amico.

A questo punto è doverosa una chiosa su come funzioni il mercato degli appartamenti a Stoccolma e nella nazione: a differenza che in Italia, la percentuale di persone che sono proprietarie dell’appartamento in cui vivono è davvero bassa. Comprare ha spesso dei costi proibitivi, soprattutto se cerchi casa in città, o in una zona comoda.

Ma anche affittare è tutto fuorché facile! Il cosiddetto “affitto di prima mano” è infatti una chimera che gli stessi svedesi rischiano di inseguire per molti anni: le case sono infatti di proprietà di grandi “landlord” (spesso lo Stato o il Comune), che hanno liste di attesa lunghissime, anche di anni.
La conseguenza di tutto ciò è che chi ha un contratto “di prima mano” se lo tiene a vita (le possibilità di essere sfrattati sono quasi inesistenti) anche se non ha alcun interesse a vivere in quell’appartamento.
Ecco quindi che le case vengono generalmente “subaffittate” con accordi a tempo (3 mesi, 9 mesi, 1 anno) assolutamente informali e senza che nulla venga messo su carta. C’è ovviamente un altra alternativa: la cessione dei contratti di prima mano, fatta utilizzando accordi privati arzigogolati (e non è sempre detto che il landlord accetti), spesso sotto forma di baratto di appartamenti o dietro il versamento – rigorosamente in nero – di una congrua cifra. Questa congrua cifra, nel caso di una zona centrale o prestigiosa di Stoccolma, può raggiungere cifre decisamente consistenti (parliamo di decine di migliaia di euro).

Il primo appartamento che mi è stato offerto (sempre da amici di amici) utilizzava proprio questa formula: contratto di prima mano a 7000 corone (meno di 700 euro) al mese per un monolocale (ma al catasto svedese è registrato come “studio”) in una delle zone più affascinanti del centro di Stoccolma, ma la cifra per rilevare il tutto era di un certo peso. Affittare il mio appartamento di Milano, a questo punto, non mi sarebbe più bastato: avrei dovuto venderlo, pagare con una quota il dovuto, estinguere il mutuo, e tenermi il resto per sopravvivere a Stoccolma.

A malincuore (mi sarebbe davvero piaciuto vivere in quella zona) ho quindi optato per un contratto di seconda mano, sempre per un monolocale, questa volta lontano dal centro città. La cifra, però, era talmente conveniente (4000 corone al mese tutto incluso, e parliamo di arredamento, corrente, gas, connessione internet, etc.) da non potermelo lasciare scappare. Ok, Bromma (tecnicamente uno dei paesi dell’hinterland anche se, in realtà, siamo a meno di 8 km dal centro) non è esattamente Stoccolma, ma l’appartamento è vicino ad una fermata della metro (e la tariffa per arrivare in centro è urbana!) e in più, come appurato su Google Maps, è pure in una zona piena di verde.

Oggi, finalmente, intorno alle 20 (e dopo avere speso 25 euro di Taxi per arrivare qui dalla stazione centrale) ho avuto modo di mettere piede nella mia nuova dimora. Abituato ai prezzi delle città del nord Italia, mi aspettavo un posto al limite della vivibilità e, invece, l’appartamento si è rivelato una graditissima sorpresa: una stanza spaziosa, un cucinino, un bagnetto con mezza vasca, una dispensa-armadio. E, intorno, tanto verde, un parco giochi per bambini, un centro sportivo. L’appartamento è fornito di tutto: televisione, router internet, stoviglie. Manca, piccolo particolare, solo il letto (ero stato avvisato, ovviamente) e, per ora, mi dovrò accontentare di un materasso sul pavimento. Quando avrò un attimo (e un mezzo di trasporto), sarà inevitabile l’escursione all’IKEA!

Ovviamente, non avendo nulla da mangiare, ne ho approfittato per un’escursione in centro: nel breve tragitto verso la metro (“Tunnelbana”) ho notato che, in zona, ci sono una pizzeria (sicuramente la fanno buonissima, la pizza, ma non ho esattamente voglia di provarla!) e altri ristoranti, ma, come da perfetta tradizione scandinava – se non sei in centro città – poco dopo le 21 sono già chiusi.

Si va quindi ad Hötorget, una delle piazze principali di Stoccolma. Il tempo di cenare (21 euro, con filetto, onion rings, patatine, birra e caffè) e sono le 22:30. Un breve giro per Drottninggatan (c’è ancora luce, il crepuscolo è affascinante) e si rientra. Domani comincia il bello!

10 pensieri riguardo “Un nuovo inizio

  1. Ciao!!! ho letto tutto…non sai da quanto tempo è che sogno di fare ciò che ha fatto te…ma non è facile per via della sistemazione. Hai qualche consiglio? Mi chiamo matteo e ho 21 anni. Grazie in anticipo.

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    1. L’unica cosa che ti posso dire è di continuare a leggere qui e imparare dai miei errori 😀 Sono troppo agli inizi per potere dare altri consigli….

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  2. Ciao! Sono nella tua stessa situazione, solo un po’ in ritardo. Mercoledì 8 partirò con un amico da Milano per trasferirmi a Stoccolma e siamo ancora senza casa e senza lavoro… mi terrò aggiornato per capire cosa fare! Continua così.
    Andrea

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  3. Ciao Daniele,
    ti racconto la mia esperienza in Svezia.
    Cerco una sistemazione a Malmö.

    Sono un anziano italiano (sessantanovenne) che terminato il lavoro in Italia (prematuramente) nel 1999, ha deciso di trasferirsi in Svezia dove viveva una conoscente.
    Dal settembre 2000 sino a fine settembre 2010 ho abitato in una cittadina dello Skåne, non lontano da Malmö. Dopo dieci anni di convivenza la mia amica non ha voluto piu´ continuare la convivenza e quindi mi sono ritrovato improvvisamente senza un alloggio.
    Per fortuna mia avevo un mini appartamento nel nord Italia e cosi´ sono dovuto rientrare in Italia, ma non ho dimenticato la Svezia, anzi spesso ne ho nostalgia e desiderio vivissimo di ritornare.

    Io conosco un poco di svedese (ho il diploma di conoscenza C presso SFI) , ho il personnummer (per pochi mesi mi e´ sfuggita la cittadinanza svedese: Migrationsverket mi ha scritto che siccome ero rientrato in Italia, pur avendo soggiornato piu´ di cinque anni ed in possesso del permesso di soggiorno permanente, in Svezia, non potevano concedermi la cittadinanza svedese), e insomma me la cavo a vivere in Svezia.

    Io cerco una stanza arredata presso una famiglia, (meglio se trattasi di una famiglia italiana per via della comune lingua madre), che vuole adottare un nonno, pienamente autosufficiente, attivo (ho sempre voglia di fare qualcosa) e indipendente anche economicamente. Non fumo e bevo solo un po´ di vino a tavola con gli amici o un grappino dopo cena, senza eccedere.
    Mi so controllare benissimo in qualsiasi momento e situazione.
    Il mio ideale sarebbe abitare a Malmö dove il clima e´ molto accettabile, le piste ciclabili perfette e la qualita´ della vita ottima.
    Ma anche mi starebbe bene dividere un bivani con un´altra persona, ripeto in Malmö o nelle vicinanze.
    Dal punto di vista economico potremmo trovare facilmente un accordo, per dividere hyra, el, bredband e quanto altro necessaro.
    Chiedo solo una cosa: per la mia sicurezza e per potere usufruire dell´assistenza sanitaria, il mio indirizzo deve essere registrato presso Skatteverket, perche´ non vorrei trovarmi in mezzo la strada da un momento all´altro.

    Non penso di tagliare il legame con l`Italia: infatti alcuni mesi all´anno (in primavera-estate) li trascorrero´ in Italia.

    Se per il momento non conosce qualcuno che possa aiutarmi, la prego di non cestinare questa e-mail; magari in un breve futuro potra´ darmi una risposta positiva come mi auguro e spero.

    Cordiali saluti

    Oscar

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  4. Reblogged this on Un Italiano in Svezia and commented:

    Buon compleanno Italiano in Svezia! 🙂
    Esattamente quattro anni fa, iniziavo l’avventura di questo blog. Rileggere i post degli inizi, rivedere una persona che scopriva un po’ alla volta questo paese (magari scrivendo anche qualche inesattezza) fa un po’ tenerezza. Da allora tante cose sono cambiate (matrimonio, lavoro, trasferimento a Malmö, cittadinanza) e la strada è ancora in salita e piena di difficoltà… ma chi se ne frega! Contentissimo di essere qui!

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