Gomme da neve

Qualche piccolo casino, un po’ di mancanza di ispirazione e una vacanzina in Italia mi hanno tenuto lontano dal blog per un mesetto… non vi preoccupate: ora ricomincio! 😀

Durante il breve periodo a Genova, a Stoccolma e dintorni c’è stata la prima spruzzata di neve. Al ritorno, come fra l’altro è obbligatorio nel periodo di passaggio fra ottobre e novembre, ho quindi dovuto montare i pneumatici invernali.

In Italia non avevo mai avuto modo di usarli, ma devo dire che, effettivamente: sono parecchio efficaci. L’aderenza al terreno è elevata e, anche con molto ghiaccio sulla strada, si riesce a guidare in maniera relativamente sicura. Esiste una versione particolare di pneumatici da neve con i chiodi, versione molto diffusa in alcune zone della Svezia. Purtroppo, però, queste gomme sono proibite in una strada principale di Stoccolma (e, sembra, solo lì) e, quindi, sono sconsigliate a chi abita nell’area della capitale (a meno, appunto, di non rinunciare per principio ad entrare in quella strada). Poco male: a quel che ho visto, le gomme non chiodate sono più che sufficienti. Gran parte della Svezia è, in ogni caso, sostanzialmente piatta, cosa che agevola la circolazione con la neve.

Quasi nessuno svedese ha le catene in macchina, molti non sanno neanche cosa siano: vengono infatti utilizzate solo in casi particolarmente estremi nelle aree di montagna, dato che i pneumatici invernali (eventualmente quelli chiodati) sono più che sufficienti. Io, nella mia Y, conservo ancora le mie catene italiane… giusto perché non si sa mai.

Chiaramente, attorno all’industria del cambio gomme primaverile/estivo si è sviluppata una vera e propria struttura organizzata. Dato che non tutti hanno in casa lo spazio per tenere gli altri pneumatici, molti centri di assistenza offrono, dietro pagamento di una piccola somma, l’alloggio delle ruote. Il mio caso è stato un po’ particolare perché, nell’officina in cui ero andato la prima volta, non avevano dei cerchioni che si adattassero alla mia macchina (Fiat ed Alfa esistono in Svezia ma non sono così comuni, la Lancia non viene importata dalla fine degli anni ’90) e, quindi, dovevano ogni volta tenere i pneumatici “liberi” e rimontarli sui cerchioni, ovviamente con costi maggiori.

Adesso, dato che ormai le mie gomme “estive” erano troppo consumate, le ho fatte buttare via, e, quindi, la prossima primavera, potrò cercare in anticipo un’altra officina che riesca ad avere i cerchioni giusti.

8 pensieri riguardo “Gomme da neve

  1. Bentornato Daniele! La prossima volta che scendi in Italia acquista i cerchi allora! 🙂
    Cmq sia, a mio modesto avviso la cosa migliore per te e onde evitare che i cerchi in lega (o meno) si rovinassero, sarebbe l’acquisto delle gomme denominate “helårsdäck” spesso chiamate “året runt”, che vanno benissimo sia per l’inverno che l’estate e sono accettate ovunque e in ogni caso. Quelle chiodate non sono permesse a Stoccolma come ben precisi, ma il problema si ripresenta qualora dovessi viaggiare in Germania – non sono permesse!

    Sono curioso: Come si comporta la tua Lancia in Svezia? La mia prima macchina era una Lancia (in Italia) :))

    /Aramis

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    1. Avevo pensato anch’io alle året runt, ma, dato che comunque avevo ancora le vecchie che erano buone, ho preferito avere l’alternativa… effettivamente la prossima primavera le prenderò in considerazione.

      La Lancia soffre un po’ il freddo: non ha un riscaldamento potente come quelle locali, e non ha i sedili termici. Lo scorso inverno ci sono state delle volte in cui, anche dopo mezz’ora di viaggio e aria calda pompata, il parabrezza non era ancora completamente sgombro dal ghiaccio.
      Inoltre, probabilmente, dovrei far trattare il fondo per evitare troppi danni da sale. Insomma, un pensierino a cambiarla lo starei anche facendo…

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  2. Qui a Milano e provincia sarà obbligatorio tenere le catene da neve in auto dal 15/11. Monza e parte della Brianza invece hanno detto “non esiste”, col risultato dei soliti obblighi a macchia di leopardo. Nel frattempo i centri commerciali debordano di catene, che tutti si affrettano ad acquistare, perché per i primi 10 giorni i controlli saranno ferrei. Dopo di che finirà tutto nel dimenticatoio…
    Mi sa tanto di Moratti e del suo degno compagno (anzi, camerata) DeCorato che mettono le mani avanti per pararsi dalle critiche che arriveranno puntualmente alla prima spolverata di neve che bloccherà la città. Mi chiedo però perché non hanno ancora pensato alla scialuppa di salvataggio obbligatoria per gli abitanti di zona Niguarda, che a ogni sputacchio di pioggia si trovano 30 cm di acqua nelle strade perché sono 30 anni che il Seveso esonda.

    Mi è spiaciuto davvero non essere riuscito a vedervi qui a MI, ma quando esco dall’appartamento dopo 8/10 ore da magutt non vedo l’ora di andare a letto! 🙂

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  3. Trattare il fondo non è assolutamente cosa da sottovalutare. Costicchia, ma merita. Specie per chi, come noi, ha vettura importata e non “svensksåld” 🙂
    L’anno prox lo devo fare x forza!

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  4. Caro Daniele, come sempre ci doni interessantissime notizie riguardo la nostra amata seconda patria!E’ davvero curioso sapere che esistano delle gomme chiodate! 🙂 !A me era giunta addirittura notizia ( a questo punto assolutamente da smentire), che fosse impossibile l’utilizzo delle automobili italiane a causa delle temperature troppo rigide!Sai com’è?Ho la macchina nuova da meno di un anno e se mi devo trasferire mi dispiacerebbe lasciarla qui in Italia!Ciao ciao a presto,Karin

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  5. Nulla è impossibile. E’ bene cmq “adeguare” la vettura alle circostanze. Il liquido del tergicristalli, del morote, l’olio motore, fare un controllo accurato della vettura sono dei buoni punti di partenza. Un’altra cosa che ho imparato x esperienza è che sotto i -15°C i sportelli tendono a “incollarsi”. Basta passare le parti di gomma con il “glykol” (vedi l’immagine: http://www.bb-ab.com/images/spolvatska.jpg).
    Ci sono altre cosette, ma la regola base rimane come in Italia – piccole attenzioni = vita lunga. Insomma…. ad es. basta coprire la macchina la sera con una tela o simile che la mattina hai la metà dei problemi, per non dimenticare il fastidio del perdere del tempo prezioso nel togliere il ghiaccio e la neve dalla macchia. A proposito, la polizia in Svezia non amam affatto vedere in giro le macchine con mezzo metro di neve sopra!!!

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  6. Occhio che per forza di cose gli helårsdäck hanno le caratteristiche degli ibridi = se la cavano in tutto, ma non eccellono in niente 🙂

    È vietato perché sei terone 😛 Io lunedì vado a farmi mettere i dubbdäck sulla bici 😀

    Per aggiungere un po’ di tocco esotico al tuo racconto… qui nell’estremo Nord è un po’ come stare in un altro paese. Alfa/Fiat/Lancia e compagnia bella praticamente non esistono, è impero Volvo, qualche Saab e sporadicamente qualche tedesca. Le ragioni sono sia le caratteristiche di costruzione per reggere sia il clima che le caratteristiche delle strade da affrontare e soprattutto il problema assistenza. Quello che non offre Kalix (sicuramente molto 😉 ), lo offre (forse) Luleå… alla comoda distanza di 80km.

    Tutte le auto (TUTTE) hanno lo spinotto per collegare l’auto ad una fonte di energia elettrica esterna… sia per scaldare il motore (in modo che l’auto semplicemente parta!), sia per alimentare un impianto di riscaldamento aggiuntivo (montato dal lato del passeggero) che viene lasciato in funzione per tutto il tempo in cui l’auto non è in uso. In tal modo l’auto non ghiaccia e quando si entra nell’abitacolo non si ha la sensazione di essersi buttati nel Cocito dantesco 🙂

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