Sesso (educato) a scuola e in televisione

In un paese nel quale di quello che dice Papa Ratzinger non frega nulla a nessuno, l’educazione sessuale è una materia importante se non fondamentale. D’altronde i benefici sociali sono grandi: informare correttamente vuol dire ridurre enormemente i rischi di propagazione di malattie trasmesse sessualmente, o anche solo l’evitare gravidanze indesiderate (in un paese in cui lo Stato offre dei contributi tangibili ai genitori la cosa è ancora più importante, in termini di costi).

Per questi motivi i ragazzi vengono informati correttamente e senza giri di parole sugli organi sessuali e sul loro funzionamento, sulle precauzioni da prendere, su pregiudizi “tecnici” e sociali. L’educazione sessuale a scuola è una materia obbligatoria dal 1956, e i bambini iniziano ad affrontarla (chiaramente in maniera molto graduale!) a partire dall’età di 7 anni.

Come se questo non bastasse, l’RFSU (l’Associazione Svedese per l’Educazione sulla Sessualità) si lancia spesso in iniziative volte a completare l’informazione e diminuire ogni tipo di rischio.
Il caso più evidente ha fatto la sua comparsa in questi giorni: un filmato a cartoni animati di circa 30 minuti, completamente esplicito, che spiega ai ragazzi con il loro gergo (per essere completamente chiari) molte delle questioni al riguardo.

La cosa ha un precedente che ha fatto epoca: già nel 1969 era stato realizzato, con attori veri, Ur kärlekens språk, film educativo che si diffuse in fretta nel resto del mondo in qualità di pellicola porno. Ur kärlekens språk contribuì ad alimentare (assieme a documentari farsa come Inferno e Paradiso) il falso mito sessuale svedese, già parzialmente inaugurato da Ingmar Bergman e dalle sequenze di nudo del suo Monica e il desiderio. Questo è, però, un argomento che mi lascio per un altro giorno.

Ora… avevo letto distrattamente di questo nuovo Sex På Kartan (traducibile come La mappa del sesso), ma in realtà non gli avevo dato troppo peso fino a che, l’altro ieri, intorno alle 22:30, non me lo sono ritrovato sparato senza troppi problemi su un canale televisivo pubblico. Lo ammetto tranquillamente: non essendo abituato a queste cose, sono rimasto sorpresissimo!

Siamo chiari: polemiche e denunce (soprattutto per il fatto di mostrare teenager, per quanto animati, intenti a fare sesso) ci sono state anche qui, ma sono davvero state cose minimali se non iniziative di cittadini singoli.
Ora, anche ammettendo che un cartone animato del genere possa essere mai mostrato liberamente in Italia, potrete immaginare tutti che putiferio ne verrebbe fuori! Inutile dire che qui il filmato continua ad essere mostrato senza problemi, ed è anche visionabile tranquillamente (ATTENZIONE! Non dite che non vi avevo avvertito: le immagini sono esplicite!) in rete sul sito ufficiale dell’RFSU. Che differenza!

16 pensieri riguardo “Sesso (educato) a scuola e in televisione

  1. Eheh, ha colpito anche te.
    Pensa che un paio di settimane fa su SVT2 (mi pare) hanno mostrato un documentario sulla lavorazione di Sex på kartan, mostrando parecchi spezzoni, all’ora di pranzo.

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  2. Mi domando quanto sia effettivamente efficace l’educazione sessuale in Svezia, nel prevenire le malattie sessualmente trasmissibili, oppure evitare le gravidanze tra le giovanissime.

    Io vivo in inghilterra e anche non avendo dati sotto mano, so che l’educazione sessuale e’ parte del curriculum scolastico e ne parlano abbastanza anche in TV. Nonostante cio’ le ragazze madri sono sempre in aumento. Ricordo ancora quando mia madre venne a troavarmi nell’Essex nel 2000 e mentre facevamo in giretto nel centro di Colchester mi disse: ‘kami ma quante babysitter che ci sono in giro!’. “Le risposi: ehmmm sono tutte ragazze madri…”

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    1. Ragazze madri ce ne sono tante anche qui, ma la cosa è dovuta anche al fatto che le ragazze possono (grazie al welfare) permettersi di diventarlo e spesso vogliono effettivamente diventare mamme anche in assenza di un’unione duratura.

      In Italia si deve ricorrere spesso a misure drastiche, perché una ventenne incinta è nella melma fino al collo.

      In generale, non ho dati esatti sottomano, ma direi a naso che qui si figlia decisamente più che nel nord Italia (per il sud non saprei).
      Per le malattie sessualmente trasmesse sei talmente bombardato di informazioni che penso che il messaggio arrivi, soprattutto per gli under-18 che possono avere qualche problema in più a reperire alcool (che ti può portare ad abbattere le barriere).

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      1. proprio ieri, durante la fika, mi é stato detto che la media qui dovrebbe essere di 2,1 figli a coppia… peró non ho fonti sottomano, bisognerebbe controllare…

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        1. Il tasso di natalità in Svezia ed Italia si può confrontare qui:
          http://www.indexmundi.com/it/svezia/tasso_di_natalita.html
          http://www.indexmundi.com/it/italia/tasso_di_natalita.html

          Come si può vedere, qui non solo è molto più alto, ma sta anche calando più lentamente.
          Non ho i dati sugli aborti, ma sono comunque convinto che siano sicuramente di più in Svezia, per tutta una serie di questioni (religiose, stile di vita, e così via).
          Ciò non toglie che, rispetto allo stile di vita, l’educazione sessuale ha sicuramente un impatto positivo.

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    2. Sinceramente fare educazione sessuale a bambini di 7 anni lo trovo prematuro. A 7 anni ai bambini interessa giocare, non accoppiarsi.
      Per me è una cosa da fare quanto prima a 10 anni (quando inizia a d esserci un discreto numero di bambine che già hanno avuto le loro cose). Inoltre il supporto del genitore è importante, e mostrare cartoni porno ai bambini in questo modo prepotente, è come se un estraneo forzasse un certo tipo di educazione a bambini non suoi.

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      1. Invece, il punto non è chiaramente di pensare a farli accoppiare a sette anni, ma fare in modo che siano pronti e possano accettare tutto come una cosa normale quando arriveranno i cambiamenti dell’adolescenza.

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  3. Io ho visto la seconda messa in onda assoluta!
    Mercoledí 19 gennaio (se non sbaglio) su Tv2 alle 13.30!
    Indubbiamente figo, ma in effetti per una che ha lavorato in una tv italiana, abituata a preoccuparsi della fascia protetta, é stato davvero un po´scioccante.
    Peró molto interessante e, pur non facendo piú parte da un po´ del target di pubblico cui é indirizzato il cartone, l´ho guardato volentieri, se non altro per imparare qualche parola nuova 🙂

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  4. Se non fosse un cartone animato, direi che alcune scene sono degne di un film porno… Mi chiedo se bisogna davvero essere così tanto espliciti. Non è meglio (e più romantico) scoprire certi dettagli da soli? O magari parlandone con alcuni amici fidati?

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  5. non ho avuto il tempo/coraggio di guardarlo in ufficio …con tutti i filtri che ci sono gia’ li sentivo….

    cmq interessante. Io sono cresciuta in Giordania e li l’educazione sessuale l’imparisul campo (quando ti sposi….). Cmq, sara’ forse per via del post ma oggi ho notato che Londra e’ bombardata di messaggi mirati (sul retro del bus c’era una pubblicita’ per l’uso dei profilattici mirata ai giovani, e sul guardian di oggi questo articolo: http://www.guardian.co.uk/media/2011/feb/09/channel-4-the-joy-of-teen-sex

    Detto questo, nonostante io mi reputi una persona aperta, non afatto moralista (in favore del sesso libero, etero, omo….you name it….) etc non so sono al 100% in favore di questi cartoni in TV, per il semplice motivo che questi messaggi non discriminano tra adolescenti e bambini, i quali secondo me non sono pronti per certi messaggi. Quanti bambini sono davanti alla tv senza la presenza di un genitore? L’educazione sessuale e’ un lusso che auguro a tanti giovani, ma il cartone e’ davvero esplicito e a mio avviso e’ per un pubblico di una certa eta’…

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    1. Non conosco bene la situazione al punto di poter dare una risposta certa, ma l’impressione (magari sbagliata, sia chiara) è che qui non ci sia la tendenza ad abbandonare il bimbo da solo di fronte alla televisione come si fa in Italia… Poi, appunto, magari sbaglio: però, le famiglie con bimbi che ho conosciuto mi hanno dato questa sensazione.

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  6. Sex på kartan mi ha lasciato perplessa. Per esempio si vede la prima volta di un ragazzo e una ragazza. Lei arriva direttamente dal calcetto e non si è fatta la doccia, si baciano e subito fanno sesso, quasi senza preliminari, sul divano sozzo dello scandinato. Lui viene (sesso orale mi pare) ma non si preoccupa minimamente di farla venire, nè lei manifesta nessun tipo di aspettativa in questo senso. Si veste e se ne va e il ragazzo non si offre nemmeno di accompagnarla. (E non dico che dovrebber farlo perchè e maschio, ma hanno appena vissuto insieme un momento “importante”, un minimo di gentilezza ci starebbe bene. Cosa ha insegnato il filmino? Che se un ragazzo ti bacia bisogna procurargli un orgasmo e poi defilarsi discretamente. E questa sarebbe la Svezia della parità dei sessi?

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  7. l’ho notato oggi. c’è poco di shockante, o almeno, l’atmosfera non è maliziosa o morbosa, e visto in un’ottica educativa può essere recepito nella maniera giusta. E’ vero coumque che son cose che bene o male si imparano anche da soli (ma immagino che il tempo del catalogo intimo Vestro sia finito anche li :D), ma piuttosto mi chiedo se ci sia davvero così poca informazione tra i giovani.

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  8. Ciao Daniele. Nel link postato mi pare non ci sia più il video. Hanno cambiato la pagina in cui è pubblicato oppure l’hanno eliminato del tutto? Potresti verificare per favore? Sarei curioso di vederlo…Grazie.

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