Festività religiose?

Una riflessione viene in mente quando si pensa alle festività in Svezia: il rapporto con le religioni.

Premessa: la Svezia è sicuramente un paese laico, con un’alta percentuale di ateismo e una visione religiosa mediamente più rilassata rispetto a quella di altri paesi.
Non bisogna comunque pensare che in questa nazione non esistano radici cristiane radicate e che non esistano aree (come lo Småland e il Blekinge) con una concentrazione di credenti relativamente elevata. Ci sono cristiani, fra l’altro, che rifiutano ogni forma di alcool e può capitare, quindi, di essere invitati a matrimoni in cui non viene servita una sola goccia di vino o altri alcolici.

In qualche modo, però, la conquista cristiana delle antiche tradizioni pagane (non bisogna infatti dimenticare che il Natale, la Pasqua, l’Assunzione a Ferragosto, Ognissanti e così via sono tutte riletture di feste pagane preesistenti) ha preso qui meno piede che in altri paesi, anche limitrofi, ed uno dei casi più evidenti è proprio il Natale.
Mentre in gran parte delle altre nazioni il nome della festa fa riferimento a Cristo, alla Santità o alla Natività, in Svezia il Natale si chiama semplicemente Jul. Proprio come la vecchia tradizione germanica di Yule, a cui la festa cristiana è stata sovrapposta.
La Svezia non è sola in questo: altri paesi nordici (e persino la Scozia) utilizzano varianti del nome, ma è innegabile che la rappresentazione iconografica del Natale svedese, con i suoi panorami fatati e con i suoi folletti, conservi ancora parecchio della tradizione pagana delle origini.

Midsommarstång
Midsommarstång moderno
Visto che siamo in estate, un caso ancora più evidente è quello della recente festa di Midsommar.
A differenza che nel resto di Europa, dove il cristianesimo è riuscito a sostituire l’antica festa nordica con la celebrazione di San Giovanni Battista (è così anche nelle confinanti Danimarca, Norvegia e Finlandia), in Svezia resiste sorprendentemente il vecchio concetto della celebrazione del solstizio d’estate.
Qualcosa, però è cambiato anche qui: il “moderno” midsommarstång a forma di croce ha infatti soppiantato quello tradizionale composto da un palo circondato da uno o più cerchi. Visto che Midsommar è anche una festa della fertilità, potete immaginare da soli quale sia il significato di tale simbolo. Curiosamente, Midsommar resta effettivamente una festa decisamente fertile, viste le cose che generalmente succedono alla fine dei festeggiamenti, quando il tasso alcolico è elevato. 🙂

Ci sono comunque alcune parti della nazione in cui resta, sia in forma di revival neopagano, sia semplicemente perché sopravvissuta alla storia, la vecchia usanza: a questo link, ad esempio, potete vedere foto di una celebrazione tenuta con il midsommarstång originale. Ho avuto il permesso di riprodurne qualcuna nel mio blog.

Foto: Carl Johan Rehbinder

Foto: Carl Johan Rehbinder

Foto: Carl Johan Rehbinder

Del Våffeldagen ho parlato qualche mese fa: il caso di una festa che ha completamente perso il significato originale cristiano, per vedere il nome storpiato in qualcosa di gaudentemente mangereccio.

Certo, anche in Italia molte feste hanno una forte radice pagana (chi ha detto “Befana?”) mentre altre si stanno dereligiosizzando. Il Natale è ormai una festività prettamente consumistica, ed ogni anno si sentono gli strali dei prelati che si lamentano per Halloween (derivato in parte da quel Samhain celtico cui furono sovrapposte Ognissanti e la Commemorazione dei Defunti)… ma la mia sensazione è che la situazione in Svezia sia differente, con le festività vissute in un mix tradizionale e radicato di ateismo, cristianesimo e paganesimo che conserva comunque una sua forma di spiritualità. Ma mi riservo ancora qualche anno per capirne qualcosa in più. 😀

Midsommar a Limhamn.

Nota: il maypole originario si vede anche nel celebre film horror britannico The Wicker Man:

2 pensieri riguardo “Festività religiose?

  1. “Premessa: la Svezia è sicuramente un paese laico, con un’alta percentuale di ateismo e una visione religiosa mediamente più rilassata rispetto a quella di altri paesi.”
    (Una precisazione, anche sono d’accordo con la presentazione in sè.)
    Questo era vero fino ad una ventina di anni fa. Poi con gli immigrati la situazione è cambiata. Ora sia i cattolici, che i mussulmani sono aumentati enormemente, in percentuale, e sono in continuo aumento data la particolare politica nei confronti dei rifugiati e della manodopera straniera.

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