Passaporto e carta nazionale d’identità

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Ancora scioccato per avere ottenuto la cittadinanza in soli sette giorni (Migrationsverket ha ricevuto la mia raccomandata il 13 maggio, la delibera è del 20), anzichè i lunghi mesi preventivati, il passo successivo è stato, ovviamente, di richiedere il passaporto. Non che non abbia già quello italiano, ma ci si sente anche un po’ orgoglioni a potere dire di avere, appunto, il “doppio passaporto”.

Come tutte le altre nazioni dell’Unione Europea, la Svezia ha da qualche anno abbandonato il colore nazionale della copertina (che era blu e oro) per adottare quel rosso borgogna che è lo standard europeo. Ovviamente i nuovi passaporti sono tutti biometrici e contengono il chip con le informazioni personali in formato elettronico.
Conoscendo già quello di Helena, devo dire che la differenza principale rispetto al passaporto Italiano è che la foto è stampata in bianco e nero, mentre lo stile generale è più essenziale, con le pagine meno “pasticciate” e più eleganti.
Il passaporto svedese costa 350 corone (circa 41 euro) e vale cinque anni; ovviamente non sono previsti bolli annuali o altre porcate simili.

Carta nazionale d'identità  ©  PRADO
La Carta Nazionale d’Identità
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Come in altri paesi, esiste anche un’alternativa al passaporto: la carta nazionale d’dentità, rilasciata anch’essa dalla Polizia e solo a chi ha la cittadinanza. Il rapporto degli Svedesi con questo tesserino è molto particolare: la stragrande maggioranza di loro, infatti, non sa neppure che esista. Il documento è infatti stato indrodotto solo di recente (2005), non è obbligatorio (a differenza che in Italia) e non offre vantaggi particolari rispetto a quella che è l’accoppiata standard “passaporto + patente (o altro tipo di id)”.
Chi mi legge da tempo sa che in Svezia esistono diversi tipi di carte d’identità con valore legale che, a differenza della nationellt possono essere richieste anche da chi non è cittadino: la più comune è quella di Skatteverket, che io stesso ho avuto e poi smarrito, ma anche le banche hanno l’autorizzazione a rilasciare id.
Le carte d’identità alternative hanno una caratteristica: sono valide per l’espatrio solo nei paesi del Nordens. Gli Svedesi possono infatti andare in Danimarca, Norvegia, Finlandia, etc. (e viceversa) anche solo con la patente, o con qualunque documento abbia validità ufficiale.
La carta nazionale, invece, permette l’espatrio in tutti i paesi dell’Area Schengen, ma non, un po’ a sorpresa, in quelle nazioni che fanno “solo” parte dell’Unione Europea. Può essere, insomma, utilizzata per andare in Svizzera, ma non in Inghilterra.
Come potete immaginare, la serie di fatti sopra esposta rende piuttosto superfluo avere questo documento, che è stato ideato probabilmente solo ed esclusivamente per rispondere ad alcune esigenze venitesi a creare con l’adesione svedese a Schengen: Wikipedia riporta, senza specificare una data, che solo circa 100.000 i cittadini svedesi che ne sono in possesso.
Io ho deciso di richiederla comunque, un po’ perché sono un Italiano abituato ad avere la carta d’identita`, un po’ perché penso che sia comodo potere andare all’estero usando un documento che si può tenere nel portafogli (è un tesserino con chip), anzichè l’ingombrante passaporto.
La nationellt id-kort costa 400 corone (46 euro) e ha validità di cinque anni. Esattamente come il passaporto viene rilasciata dalla Polizia, e i due documenti possono essere richiesti in un’unica sessione.

Ieri pomeriggio, quindi, finito di lavorare, sono andato alla Polishuset di Lund, situata subito dietro la stazione ferroviaria; in altre parti di Svezia è necessario prenotare un appuntamento (solitamente per il giorno dopo), ma in Skåne puoi semplicemente presentarti ad una delle stazioni di polizia abilitate al rilascio dei documenti e metterti in coda.
Dopo avere preso il “kölapp con il mio numerino” ed avere atteso si e no 20 secondi, mi sono presentato davanti al banco, ed una poliziotta mi ha chiesto di vedere i documenti di Migrationsverket e un mio id (in questo caso la patente).
La cosa positiva è che tutto viene fatto sul posto: al tuo fianco c’è infatti un apparato che viene utilizzato per fotografarti e su cui apponi le impronte digitali e la tua firma. Il vantaggio, soprattutto per le foto, è doppio: innanzitutto sei sicuro che l’immagine sarà ripresa “a regola d’arte” (alcune nazioni, come gli USA, ti rispediscono indietro se la foto non è fatta secondo standard ben precisi) e poi ti risparmi il costo delle fototessere, che qui è incredibilmente alto anche nelle macchinette self service (non parliamo del fotografo).
Pagato con il bancomat, fornito il mio numero di cellulare, riceverò un doppio sms quando entrambi i documenti saranno pronti: il tempo di attesa medio per il passaporto è, generalmente, di cinque giorni lavorativi.

Aggiornamento del 29 maggio: la carta era pronta ieri, il passaporto l’ho ritirato oggi. Rispettivamente tre e quattro giorni lavorativi, quindi. Non mi posso lamentare!

30 pensieri riguardo “Passaporto e carta nazionale d’identità

    1. Certamente, e infatti ce l’ho già. Mi rendo conto che la id-kort è solo un lusso che mi sono permesso in più.
      C’è da dire che la carta d’identità italiana, quantomeno quella cartacea (che ho io), viene un po’ malvista nei paesi del nord perché “può essere falsificata facilmente”. Errore loro (è un documento ufficiale, e deve essere accettato) ma, alla fine, ti risparmi scocciature usando i tesserini locali.
      Domanda, ma la carta d’identità formato tesserino è finalmente diventata obbligatoria ovunque in Italia? E hanno tolto la limitazione secondo cui non era valida per l’espatrio?

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      1. che io sappia è da anni che è valida per l’espatrio,io non ho mai avuto il passaporto italiano fintanto che non ho deciso di muovermi qua,in Europa e in Svizzera la carta d’identità italiana è sempre valida…

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        1. Si parlava della carta d’identità elettronica, non di quella cartacea. Ancora un paio d’anni fa, il tesserino elettronico rilasciato da alcune città non era valido per l’espatrio. Te lo dicevano al momento in cui la richiedevi ed era scritto sulla carta stessa. Perché, non lo so.

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        1. In ogni caso, uno dei problemi è proprio che la carta d’identità italiana è malvista e, in molti posti, non te la accettano più (ripeto, errore loro, ma nella pratica può essere un problema). Avere ancora, nel 2013, un pezzo di carta con una foto appiccicata sopra e un timbro è cosa da terzo mondo…

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  1. La CIE non è ancora obbligatoria. In alcune città, come ad esempio a Sassari, è stata adottata. I macchinari probabilmente sono simili, dalla descrizione che hai fatto, a quelli che hanno usato per far la tua id-kort con la differenza che (se non ricordo male) mi è stata consegnata subito.

    Altra differenza, da noi si sono rotte le 2 macchine, e siamo tornati alla Ci Tradizionale :-\

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  2. Non dirmi che ti è sfuggita la caratteristica dei passaporti svedesi: se metti la pagina con la foto in controluce (e solo quella pagina, non quelle dopo) vedrai che la foto appare nella pagina: è bucherelalta.

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  3. Per me che viaggio continuamente il passaporto svedese ha vari vantaggi. È di qualità estremamente superiore a quello italiano, e questo aiuta a passare senza problemi tante frontiere a volte un pochino complesse. Ho notato che infatti, appena lo vedono, si tranquillizzano, timbro e via. Non ovunque peró, attenzione. E poi vuoi mettere la facilità con cui si ha? E che non costa praticamente nulla?

    Sulla carta di identità, ormai quella cartacea italiana non la accetta quasi più nessuno. Una volta feci la prova ad Arlanda, e la polizia non mi fece passare. Per nessun motivo. Quindi tirai fuori il passaporto e mi fu detto “voi italiani dovreste sempre usare il passaporto”. Ancora se la prendono in Francia, Spagna, a volte Germania, Belgio e Turchia. Ma fanno la faccia storta. Quella svedese è molto comoda perchè appunto te la metti nel portafogli e via. Sul fatto di non poter andare in UK, comunque, la cosa, da quanto ho capito è un tantino diversa. È infatti la legge svedese, vecchia di molti anni, che prevede che un cittadino possa lasciare il “norden” solo con il passaporto. Questo perchè all’epoca non c’era la CI e quindi scrissero sulla legge “pass”. All’epoca c’erano anche le frontiere. Quindi, anche adesso, se ci fosse un controllo, dovresti mostrare il passaporto. Per questo, quando vai in UK, partendo dalla Svezia, la polizia non ti farebbe passare. Ma all’estero la carta di identità svedese è accettata! Quindi, con un ipotetico scalo a Parigi, Francoforte etc.. la frontiera inglese la passi 🙂 Che poi in UK ora hanno i gâtés elettronici, quindi con un passaporto biometrico EU, passi in due secondi. Ovviamente il passaporto italiano funziona una volta su due, quello svedese sempre…. vista la diversa qualità.

    Scusa la lunghezza della risposta, ma vivendo negli aeroporti di mezzo mondo, sono un nerd di queste cose!

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    1. Ottimo intervento. 🙂
      Peraltro, prima che scoprissi che non era valida per viaggiare, ho usato un paio di volte la carta di Skatteverket per volare verso la Svezia.
      Solo quando ho provato a mostrarla ad un check in ad Arlanda sono venuto a sapere che ci voleva quella rilasciata dalla Polizia.
      Agli imbarchi italiani e francesi, leggendo identitetskort, la prendono per buona (come avevo fatto anch’io fino a quel punto… in ogni caso avevo dietro anche i documenti italiani).

      No comment sulla carta italiana. In Svezia non la accettano neanche per pagare con carta di credito, in molti posti…

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  4. comunque si è valida la carta d’identità italiana per l’espatrio…io avevo sempre usato quella…
    !
    !
    ma domanda, come mai questa scelta di prendere la cittadinanza svedese?
    premesso che:vivo in Svezia,sposato con una svedese, nazionalità italiana (da parte di babbo) e nazionalità svizzera (da parte di mamma).
    fatta questa premessa, chiedo a voi, a te…come mai questa scelta, a me hanno chiesto ad esempio i parenti della moglie,amici etc come mai avendo i requisiti non chieda la cittadinanza svedese…e ritenendo che non ho radici svedesi di alcun tipo, ne di sangue ne altro, lo trovo come andare a comprare un bell’orologio quasi per sfizio. però magari ci sono ragioni valide e potrei prenderle in considerazione. anche se non sentendomi svedese (d’altra parte mi viene difficile considerarmi svedese essendo italiano/svizzero…come dire ad un bianco di sentirsi nero o viceversa)…non lo troverei giusto prendere una cosa che non è nel mio bagaglio.
    ma forse la vedo dalla parte sbagliata io…vorrei un vostro commento/opinione,che sarà senz’altro diverso dal mio…comunque sempre bello il blog…

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    1. Boh, che dire… Credo nel diritto/dovere di ogni immigrato ad integrarsi ai massimi livelli, e la naturalizzazione risponde a questa esigenza. La cittadinanza non modifica le tue radici culturali, ma ti permette di avere un ruolo più grande nella vita civile del paese in cui hai scelto di vivere.
      Anche il solo fatto di poter votare, e partecipare quindi al processo democratico della nazione in cui vivo (tenendo conto che certe decisioni politiche potrebbero avere effetto sulla mia vita), per me è cosa di non poco conto.

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    2. Sono d’accordo anch’io con Daniele.
      Mi sentirei menomata a vivere la mia vita in un Paese di cui subisco tutte le leggi, e alla cui vita contribuisco con il mio lavoro, senza avere la possibilitá di esercitare un’influenza sulle decisioni che riguardano me e la mia famiglia.
      Personalmente poi, avendo scelto di vivere qui e trovandomi bene, sento anche che una parte della mia mentalitá é piú vicina a quella svedese che non a quella italiana. Quando ritorno nello Stivale mi ritrovo spesso infatti in situazioni e discorsi che ormai sono quasi alieni per me.

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  5. Qui nel Regno Unito la carta d’identita’ non esiste. Ci fu un dibattito acerrimo sulla sua introduzione e alla fine venne accantonata proprio perche’ vista come una inutile ripetizione del processo per ottenere il passaporto.
    Poi c’e’ da dire che anche avere il passaporto non e’ obbligatorio. Un cittadino Britannico puo’ benissimo passare la vita senza avere una forma di ID fotografico. Certo, in quel caso non potra’ mai lasciare il Paese, o guidare, o fare alcunche’ di interessante. Ma in teoria e’ possibile. Basta il certificato di nascita… 🙂

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  6. Venerdí siamo andati a rifare il passaporto del mio moroso e del mio primogenito (il quale finalmente non avrá piú una foto che lo ritrae da poppante 😀 ), ho chiesto alla poliziotta se era possibile anche per me avere il passaporto svedese senza dover gettare quello italiano (che ho rifatto l’anno scorso con un certo esborso).
    La risposta é stata che per loro é Ok, ma avrei dovuto informarmi prima presso l’autoritá italiana per sapere se loro autorizzano ció.
    Per ora dunque mi tengo quello vecchio.
    è stato interessante vedere che lei non ha accettato il mio passaporto italiano quando ha dovuto verificare la mia identitá (cioé verificare il personnummer), ma ha insistito per vedere un documento svedese. per fortuna che ho la patente… ma se non l’avessi avuta, che avrebbe fatto?
    La solita storia come quando vai a ritirare alle poste la raccomandata con la patente svedese… e ti richiedono un documento svedese non accettando nemmeno il passaporto. La testa quadrata dei burocrati non si smentisce mai.

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    1. Certo che puoi avere entrambi i passaporti allo stesso tempo. Puoi anche averne più di uno svedese o italiano allo stesso tempo.

      Sul non accettare il passaporto italiano è perchè non c’è il personnumer… quindi saresti dovuta andare allo skatterverket, fare una ID nazionale con uno svedese che garantiva per te ed il tuo passaporto italiano. E la cosa divertente è che quello dello SK lo avrebbero accettato. Questa cosa delle ID in Svezia è assurda, come molta della sua burocrazia. Funziona benissimo se sei nel circuito, altrimenti hai voglia di sbattere la testa.

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  7. grazie per le vostre risposte…va beh se è per viaggiare allora uso quello Svizzero che è ancora meglio,non devo far la fatica nemmeno di aprirlo,vedono che è rosso con la croce bianca e sono a posto…:)
    sul voto, invece non credo nelle elezioni dato che alla fine tu dai il voto e poi in parlamento spesso e volentieri fanno quello che vogliono,pure in Svezia..mi sento più rappresentato col modello svizzero di democrazia diretta,ovvero voto io la legge—sul fatto di sentirmi svedese ben lungi da me, se su certe cose concordo con il sistema e cultura scandinava su tante altre cose non concordo (e vedo che anche mia moglie,svedese,sta iniziando ad avere qualche problema con la mentalità che si sta diffondendo qua)…comunque poi ognuno la vede a suo modo giustamente e non penso ci sia un lato “buono” e uno “cattivo”…

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  8. Ciao, ho soltanto una domanda: lavorerò un anno a Stoccolma e pensavo di muovermi solo con l’ID (il passaporto italiano dovrebbe essere rinnovato e, per la chiamata immediata nella città, non ne ho proprio il tempo) che, comunque, ha valore a livello europeo!
    Oltretutto mi è stato anche detto che posso addirittura evitare di registrarmi all’ufficio immigrazione e recarmi allo Skatteverket per ricevere il PersonalNumber.
    Cosa ne pensate? E’ plausiibile ciò?

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    1. Il Personnummer, per un anno, effettivamente non ti serve. Ma ti conviene richiederne comunque uno temporaneo, per comodità.
      Se non hai almeno un deocumento in formato tesserino (carta d’identità elettronica o patente), ti conviene fare il passaporto. Ti risparmi molte scocciature.
      Io lo farei comunque. Se poi dici che sei a Stoccolma per lavoro, puoi farlo direttamente all’ambasciata.

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  9. Ciao Daniele…. Mi chiamo giacomo la mia compagna è svedese e tra 10 settimane nascerà nostra figlia… non viviamo in Svezia per lavoro cambiamo spesso paese. volevo sapere come hai fatto a ricevere il passaporto svedese ovvero la cittadinanza… e se magari potevo richiederlo anche io visto che mia figlia nascerà a stoccolma… grazie in anticipo

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  10. Salve a tutti, il mio nome e claudia abitavo a milano e dopo essermi trasferita in maleras campagna di kalmarland son scappata dalla Svezia… gia di mio ho il diritto a doppia cittadinanza in quanto mamma domenicana e papa italiano ma ho una domanda importantissima che spero proprio potiate rispondermi..
    Ho ottenuto il personnumber, identitetskort e conto in banca in meno di 5 mesi x via del fatto che mia madre si e sposata col uno svedese, ci ho vissuto circa 7 mesi, e frequentavo il SFI x stranieri che vogliono imparare la lingua… da allora ho viaggiato un bel po x il mondo e non ho fatto ancora nessun rientro… in questo caso riskierei di perdere i diritti aquistati con la carta d intentia svedese? cioe se ritorno devo rifare tutto da capo?

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