Gravidanza alla svedese

Come spiegato già in passato, una delle differenze principali fra la sanità svedese e quella italiana sta nel fatto che qui molte faccende, inclusi interventi di primo soccorso, vengono delegate al personale paramedico, con i medici che intervengono solo nei casi di stretta competenza.
La cosa fa inorridire l’Italiano medio, che, se non parla con il primario, subodora truffa ed incompetenza, ma è generalmente accettata dagli svedesi, che si fidano della preparazione di infermieri ed altri paramedici.
Come mi ha confermato un amico dottore, la preparazione di questi ultimi è spesso notevole, perché vengono immersi sin dall’inizio degli studi nella realtà del sistema ospedaliero: gli infermieri hanno la competenza e le capacità per affrontare i loro compiti, senza distrarre i medici dai loro compiti più importanti.

Questa caratteristica diventa più evidente che mai quando c’è di mezzo una gravidanza: la stragrande maggioranza delle donne svedesi arriva infatti al parto senza avere mai incontrato un ginecologo o un qualunque altro medico durante l’intero processo. La filosofia di base è che la donna incinta non è una paziente, ma semplicemente una persona che attraversa una fase naturale della propria vita. Incontrare medici, con la loro tendenza a fare troppe analisi ed esami, rischia anche di essere un elemento di stress per la gestante.
Qui tutto è in mano alle ostetriche, una professione parecchio richiesta in Svezia, e alla loro preparazione specifica. Salvo casi particolari, e a parte qualche analisi di base, non sono previsti troppi test ed esami.
Io, personalmente, resto naturalmente un po’ spaventato da questo approccio “naturalista”, ma mia moglie si fida ciecamente: d’altronde è il sistema con cui tutte le sue amiche hanno affrontato la loro gravidanza e, per lei, è naturale che sia così.
Peraltro, un articolo di TheLocal.se (per una fortunata coincidenza pubblicato proprio oggi, mentre avevo questo post in lavorazione) le dà anche ragione: secondo Save The Children, la Svezia sarebbe il secondo posto migliore al mondo, dopo la Finlandia, per essere una gestante.

Come detto, qui viene delegato tutto alle ostetriche. Come riporta TheLocal, la cosa è dovuta sia alla tradizione, sia ad un’organizzazione sindacale molto forte, sia al contenimento dei costi, ma anche e soprattutto al fatto che la categoria ha tutte le competenze necessarie per gestire tutto il processo della gravidanza: sono loro ad occuparsi anche di tutte le visite ginecologiche (i medici vengono coinvolti solo in caso di problemi riconosciuti) e le ecografie, oltre che a gestire il processo degli esami e quello di informazione.
E sia chiaro che i miei timori, probabilmente irrazionali, sono a riguardo del sistema in generale, e non delle capacità delle barnmorskor stesse.

Ecco una tipica tabella, che ho adattato dal sito della clinica a cui siamo stati affidati.

Settimana di gravidanza Visita
6-10 Incontro informativo / stesura del piano
11-13 Test combinato ecografico/biochemico, altrimenti ecografia alla settimana 17-18.
14-16 Visita ostetrica e analisi di sangue e urine
24-25 Visita ostetrica
28-29 Visita ostetrica con test di tolleranza al glucosio (ricordarsi l’iscrizione al corso per genitori).
31-32 Visita ostetrica
32-34 Ecografia se necessaria
35-36 Visita ostetrica
37-38 Visita ostetrica
39-40 Visita ostetrica
41 Visita ostetrica
(42) Controllo della posizione prima di eventuale induzione di travaglio*
10-16 dopo il parto Controllo con ostetrica, visita ginecologica e sistemi preventivi

Noi siamo ancora in attesa della prima visita ostetrica ma, eccezione alla regola, abbiamo già fatto due ecografie: la prima per avere la certezza della data di concepimento, la seconda relativa al test combinato. Ne abbiamo anche una terza prevista per novembre, che dovrebbe essere l’ultima. Per ora tutto risulta essere ok.
Personalmente, sono sicuramente un po’ stressato dal fatto che non si facciano più controlli, ma me ne devo fare una ragione: qui fanno così, e i numeri sembrano essere dalla loro parte. 😀

* Non essendo esperto della terminologia, non sono sicurissimo al 100% di questa traduzione 🙂

38 pensieri riguardo “Gravidanza alla svedese

  1. beh, da ostetrica italiana posso dirti che le nostre gestanti sono generalmente meno in salute delle donne del nord Europa: qui le gravidanze avvengono ad un’eta’ materna molto piu’ avanzata, quando una serie di patologie (diabete ed ipertensione in primis) sono un rischio molto maggiore…
    Ma alla fine dei conti, mi rendo conto di essere cresciuta in un sistema ipermedicalizzato per cui e’ naturale avere una serie di controlli molto stretti…ogni gravidanza viene affrntata come una guerra, in cui si va a cercare tutto quello che puo’ andare male (ed a furia di cercare qualche cosa non del tutto a norma si trova). E poi c’e’ la terrificante abitudine di denunciare il personale sanitario (ed in ostetricia e’ quasi una regola) per qualunque dubbio di poter ottenere un risarcimento un avvocato possa individuare, il che ci ha reso tutti molto piu’ negativi sul rapporto con le gestanti: Subire un processo, anche quando sei sicura di aver fatto tutto quello che era agionevole fare in base alle evidenze e sei assolutamente sicura di aver lavorato bene e’ uno stress terribile ed una spesa non indifferente (rimborsata, forse, con gli abituali tempi italiani…)
    Detto questo, penso che mi leggero’ con attenzione il sito che hai linkato sulle offerte di lavoro: spero solo che lo svedese non sia troppo difficile.
    Un abbraccio a te ed Helena.

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  2. Scriverò un post sull’argomento anch’io, però verso la fine della gravidanza, per poter tirare le somme di questa esperienza. Per ora sembra tutto essere nella norma, quindi non mi dispiace il fatto di avere pochi controlli.
    Il test combinato in Italia si chiama duo-test, e l’ecografia della settimana 18-20 si chiama morfologica. Quest’ultima non vedo però nella tua tabella. E’ in alternativa al duo-test? Qui nella regione di Örebro si fanno entrambi. Da un’amica di Göteborg invece ho sentito che lei ha fatto solo la morfologica. Quindi il protocollo varia anche da regione a regione (come in Italia credo).

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  3. Molto si basa anche sul fatto che mediamente le gravidanze sono in effetti senza problemi. Quindi statisticamente che le cose vanno per il verso giusto. Secondo me è sempre bene informarsi per i fatti propri quando si ha a che fare con la sanità in genere, ovunque si sia. Perché ho visto molti casi di persone che si fidano ciecamente, e poi i guai arrivano.

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  4. tantissimi auguri per la gravidanza di tua moglie.
    Io ho due bambini nati ad 11 di distanza e devo dire che l’approccio sta cambiando anche qui, si cerca meno la medicalizzazione, ecco forse solo per una questione di risparmio però sicuramente noi (oramai ex) gestanti siamo più rilassate.
    La cosa piacevole ancora poco diffusa è poter fare il parto indolore (più o meno)

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  5. Congratulazioni! Che bello, prima Kata e poi voi, quanti bimbi in arrivo 🙂
    Io ho fatto una gravidanza in Italia e una qui e mi sono trovata bene in entrambi i casi, non mi sono sentita meno tranquilla qui anche se personalmente trovo che due o tre esami in più potrebbero anche farli.
    Comunque sottoscrivo e solidarizzo con l’ostetrica Silvia, l’aumento delle denunce per presunta malpractice sta facendo danni enormi al sistema sanitario italiano. Qui in Svezia sono un po’ all’estremo opposto e gli operatori sanitari sono piuttosto protetti, anche se i meccanismi di controllo comunque esistono e vengono usati.

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  6. Non è nel vostro caso, tenendo conto del pauroso fifone padre italiano, sarebbe il caso di coinvolgere lo psichiatra, più che l’ostetrica o il ginecologo? 😛
    Saluti,
    Mauro.

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  7. Intanto congratulazioni per il prossimo arrivo!
    Devo dire comunque che numero e tipo degli esami che si fanno variano da regione a regione. Da quanto ho sentito (e anche letto nella tua lista), nello Skåne avete piú controlli.
    Qui nel Västerbotten la curva glicemica non é proprio contemplata (a meno che l’esame del glucosio indichi anomalie), e viene fatta un’unica ecografia -morfologica- sulle 18 settimane.
    Ecografie verso le 12-13 vengono fatte solo se c’é espressa richiesta di test nucale, oppure per programmare l’amniocentesi (come abbiamo fatto noi). L’ecografia delle 32 settimane non esiste, tranne se ci sono problemi specifici o gravidanze particolari (tipo IVF, o gemellari, o con precedenti di rischio).

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  8. molto interessante,
    la mia domanda…consiglio da voi e::
    io ho “personnummer”, mio marito ancora no xchè lui lavora in Italia & io faccio avanti indietro Svezia/Italia (non x lavoro),
    sono incinta & a febbraio devo partorire, è ho un dubbio, non so dove e meglio partorire… se lo faccio in Svezia: ho dei benefici tipo assegno x il bimbo o qualcos’altro???se lo faccio in Italia mio marito prenderà il solito assegno familiare di 38 euro…x il resto no comment…
    aspetto un consiglio sincero…anche tanti
    tack & kram

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    1. ma lavori in Svezia? e soprattutto hai il permesso di soggiorno permanente?se non hai nessuno dei due, ma soprattutto il secondo penso che non hai speranze.detto questo penso anche che l’altro ostacolo sia il fatto che tuo marito non vive e non ha PN in Svezia, inoltri i giorni di permesso li pigli solo tu e non tuo marito,dato che non lavora in Svezia. L’attuale governo è abbastanza rigido, non ti dico i casini che io e mia moglie abbiamo fatto per avere per me il permesso di soggiorno permanente, nonostante un matrimonio di 4 anni, ma quando ci siamo trasferiti in Italia io avevo la residenza giù e lei su, poi quando ci siamo ritrasferiti in Svezia,è come se fossimo ripartiti da capo…prova a chiedere a Skatteverket…
      poi non so, se hai famiglia o quant’altro in Italia onestamente ti consiglierei in Italia, non so se hai altri figli, ma i primi tempi è sempre dura, e da soli ancora di più…

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  9. boh…premesso che non ho ancora figli, anche se sono contemplati nel prossimo futuro, ma sono fratello moooolto vecchio e ho visto e vissuto bene le gravidanze di mia madre…io penso che 3-4 esami in più si possano anche fare,capisco non diventare come in Italia (anche perchè giustamente come è stato fatto notare l’età media delle gestanti italiche è più alta),però insomma una via di mezzo può esserci.
    Poi che non vogliano medicalizzare/ospedalizzare troppo mi fa un pò sorridere, dato che qua,almeno a Stoccolma e per quel che vedo anche nello Jamtland (scusate ma non ho accenti su questa tastiera),danno medicine come fossero caramelle…tra l’altro leggevo che la Svezia è tra i più alti consumatori di medicine nel mondo occidentale…e dall’altra parte l’omeopatia è completamente disconosciuta…io come ho già espresso alcune volte, anche per esperienze personali, ho forti dubbi sulla sanità svedese, non tanto perchè se sono al PS mi visita un’infermiera e non il primario…ma ho perplessità proprio su tutti, primari inclusi…per non parlare dei medici che trovo al Vardcentral…solo a Goteborg (mi scuso sempre ma sono senza accenti),ho trovato in un Vardcentral un ottimo medico…ma mi è sembrato più un caso che altro…mia moglie,svedese,da questo punto di vista si trovava molto meglio in Italia…

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    1. Sinceramente non so che esperienze abbia tu, ma, secondo me, una delle differenze principali fra Italia e Svezia è che qui è molto difficile vedersi prescrivere medicine, a parte il solito Alvedon/Paracetamolo. Non parliamo poi degli antibiotici, che, senza analisi del sangue, non vedi praticamente mai.
      Sull’omeopatia, se un medico mi prescrivesse mai farmaci omeopatici 1) cambierei immediatamente medico 2) valuterei l’opportunità di fare un reclamo scritto all’ambulatorio. Di inutili placebo non me ne faccio nulla.
      Il fatto che l’omeopatia sia disconosciuta è, per me, solo un punto a favore della sanità svedese.

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      1. eheh..vedi ognuno ha le sue,io ad esempio credo nell’omeopatia e ad esempio i cosiddetti farmaci allopacei ad esempio per la febbre fanno più danno che bene,mentre con l’omeopatia vado benone..poi non vorrei entrare nel merito, ma l’omeopatia andrebbe anche capita come mai è mal vista dalla massa, grazie ai media, controllati da lobby e altro…esempio semplice ma calzante, lo sai perchè le piante di canapa sono illegali?agli inizi del 1900 con l’avvio delle cartiere, delle industrie che facevano ad esempio plastica, nylon etc sono iniziati i problemi con la canapa da cui si potevano estrarre un sacco di cose, da fibbre migliori della plastica, alla carta, a medicine…il tutto però a poco costo e alla portata di tutti…percui per fare profitto la pianta è stata messa al bando..o ancora lo sai che ci sono dei molluschi che crescono nei mari dei caraibi, in una determinata area, che hanno proprietà anti tumorali,comprovate,e che ora quell’area,essendo unica,è stata comprata da una casa farmaceutica…l’omeopatia è semplicemente ostracizzata perchè non genera il profitto dei medicinali chimici…ci sono processi ad esempio negli USA perchè persone ammalate vogliono essere curate con l’omeopatia, ma casualmente devono fare lo stesso alcuni trattamenti “tradizionali”…leggiti ad esempio le etichette delle chemio,nn cè n’è una che non citi può provocare tumori e altro…in UK ci sono cliniche che curano solo con l’omeopatia…poi ognuno la vede a modo suo, io sono stato curato dalla mononucleosi in questi anni con l’omeopatia…mia moglie che ha un lupus,tiene sotto controllo i sintomi (che non si possono curare ma gestire soltanto) con l’omeopatia…poi sui medici svedesi è esperienza, la mia…che non è legge!io mi sono trovato male…fortunati quelli che si sono trovati bene (anche se,ho un amica dottore,che mi diceva che i medici Italiani sono ancora i più preparati,e lei ha studiato in Francia,Svezia,Usa…e ora è tornata all’ovile..)

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        1. La questione della canapa la conosco bene (la criminalizzazione avvenne da parte di William Randolph Hearst, il magnate su cui è basato Citizen Kane), ma sull’omeopatia credo senza dubbio alla scienza, puoi evitare di sprecare polpastrelli. 😛

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  10. se tu ci credi fai bene…però ritengo anche che ognuno debba essere libero di scegliersi la cura, per cui penso sia sbagliato non consentire certe cure, come quelle omeopatiche appunto…tutto qua.
    ah,altri miei spunti di perplessità sulla preparazione medica, io lavoro nelle scuole, come in Italia, non ho mai visto così tante diagnosi di autismo come qua in Svezia…o è una popolazione estremamente sfortunata, o forse c’è qualcosa che non va…in questo mi ricorda gli USA, appena c’è un problema, autismo,iperattività…istituto o medicine…

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      1. ci sono i centri omeopatici, vero, ma i dosaggi che prescrivono sono sballati, nel senso che praticamente ti portano via tutte le proprietà del prodotto. ho fatto anche dei raffronti con le medicine che prendo io in Italia o li compro in Francia o UK,con quelli qua.
        infatti continuo a essere seguito dal mio medico di base italiano.
        ma non volevo parlare di omeopatia! la mia considerazione più generale,è che non ho trovato questo “mitico” sistema sanitario. mi sembra grosso modo nella norma, anzi forse un pelo sotto.

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        1. Ma infatti sono il primo a ritenere la sanità dell’Italia (del Nord) migliore di quella svedese. Diciamo che qui sono superiori le strutture e le competenze dei paramedici, in Italia sono superiori le capacità dei medici.

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        2. ahahah…dopo tanto scrivere, in due righe hai riassunto il mio pensiero!! ho notato, tra l’altro che in effetti qua la manodopera in generale (e non me ne vogliano con questo termine le categorie) come infermieri, educatori, etc sia leggermente più preparata dei corrispettivi italici (sarà anche per il salario?),mentre le eccellenze, come medici, insegnanti, etc sono mediamente meno preparati…cosa ne pensi?

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          1. Boh, non ho mai avuto a che fare con insegnanti svedesi, a parte quelle del corso di svedese (tutte e tre molto brave, peraltro, quantomeno alla Folkuniversitet).
            Però è possibile… Forse effetti delle jantelagen?

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  11. Anche qui in Italia si può seguire un percorso simile e infatti è quello che ho fatto con la prima bimba. Se non vuoi spendere mille euro privatamente per farti seguire da un ginecologo e ti affidi al servizio sanitario nazionale funziona nello stesso modo. 3 ecografie tra cui il duo-test e solo incontri mensili con l’ostetrica che controlla gli esami del sangue. Se hai più di 35 anni e sei obesa c’è la curva glicemica.
    Congratulazioni!

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  12. bhe io direi che devi stare tranquillo,dal calendario mi sembra che sia ben controllata la gestante,da notare che qui anche se viste e riviste dai medici spesso combinano guai,2 punto direi che in svezia fanno molti piu bambini che da noi,3 punto sicuramente sono molto piu preparate di qui!!😣augurissimi😃😄e stai tranquillo,dimenticavo io nn ho figli ma mi fido della scandinavia tutta,dell italia noooooooooooo,ciao,alla prox,leggo con piacere i tuoi post,grazie

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  13. E riguardo a villocentesi o amniocentesi come si comportano? La tua tabella di marcia in realtà rispecchia anche ciò che avviene negli USA e ciò che, secondo il SSN, dovrebbe avvenire in Italia. Anche qui non è necessario fare un’eco al mese. Ma da noi tutte hanno un ginecologo privato di riferimento e questo moltiplica gli esami inutili. Io, da poliabortiva, ovviamente non potrei usare la normale tabella di marcia, ma una donna “normale” è senz’altro ultra-controllata. E guai a dire che non serve!

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      1. Quindi indipendentemente dall’età o dalla storia pregressa (es. aborti precedenti o figli malati nati precedentemente)? Perché la villo va fatta precocemente, prima della 13esima, quindi immagino che una faccia il bi/tri test appena può.

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  14. Se lo scopri mi piacerebbe saperlo. Per sapere in quali casi consigliano villo o amnio, e se sono gratuite appunto in caso di età materna avanzata o di risultati “brutti” del tritest. Ciao!

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  15. A me sembra un ottimo sistema, soprattutto per la gravidanza che è davvero uno stato fisiologico, almeno nella maggior parte dei casi. Io sono stata seguita dal consultorio, non ho mai richiesto una visita o esame supplementare e ho visto più volte l’ostetrica. Anche durante il travaglio ero seguita ds ostetriche e solo durante il parto si è materializzata una ginecologa vhe, per altro, non è intervenuta. E vivo in Italia

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    1. Chiaro che se sei in emergenza in Svezia e devi partorire, ti fanno partorire. È tutta la parte prima (visite, etc) che diventa complicata, se non hai la residenza in Svezia.

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