Posteggio alla Genovese

L’essere nato e cresciuto a Genova dà sicuramente un grosso vantaggio nella vita: puoi praticamente guidare (e posteggiare!) ovunque. D’altronde essere abituati alle strade strette, in salita o discesa, in una città carente di spazi, ti fa sembrare tutto il resto comodo come un’autostrada a cinque corsie. Quando poi ti ritrovi a mollare la macchina in qualche posto “impossibile” a Stoccolma, ti capita davvero di lasciare la gente a bocca aperta: queste cose, qui, sono quasi fuori dal mondo.

La prima volta che ho posteggiato in un parcheggio come quello della foto, mia moglie non ci voleva credere. Era convinta che non fosse neppure un parcheggio.
Ieri sera la scena si è ripetuta: il lavaggio strada del mattino porta, certe volte, a carenze di posti in serata in alcune aree del centro città. A differenza di quanto succede a Milano, nessuno pensa, neanche alla lontana, di posteggiare sul marciapiede. La situazione comunque non è tragica: girando qualche minuto, si trova tranquillamente un posto nelle vicinanze. Ieri, stavamo uscendo con amici, non avevo voglia di girare troppo e mi sono infilato, senza troppi problemi, nel pertugio della foto: sono stato fortunato perché l’auto di fronte a me è una di quelle, in minoranza qui, che non hanno il gancio da traino installato.
Una volta uscito dall’auto, una ragazza di passaggio sul marciapiede mi guarda sorpresa: “Ma cos’è successo, ti hanno chiuso e non riesci ad uscire?” “No, no… ho appena parcheggiato” (faccia stupitissima della ragazza) “Snyggt!“. Io e mia moglie abbiamo riso a lungo!

Cambio gomme per l'estate

Tutto questo per parlare della mia auto che, proprio in questi giorni, sta prendendo la cittadinanza svedese. Prima ho dovuto compilare un form sul sito web del Transportstyrelsen, dopo di che ho dovuto pagare 700 corone e spedire, tramite raccomandata, una serie di documenti: carta di circolazione e foglio complementare in originale, fotocopia della fattura di acquisto del veicolo (i miei sono dovuti andare al concessionario a Genova per averla), carte varie firmate.
A breve dovrei essere chiamato per un controllo (prima devo fare sistemare la luce posteriore destra, che non funziona correttamente), simile alla revisione, dopo di che dovrei ricevere le targhe svedesi. Ancora non ho capito cosa succedere con quelle italiane… lo scoprirò nei prossimi giorni.

È tornata la neve!

Dopo qualche spolverata nelle settimane passate (spolverata che avrebbe messo in ginocchio buona parte delle città italiane) è finalmente arrivata la prima vera neve. Nonostante le perplessità di mia moglie, che mi guarda come fossi un alieno, la cosa mi rende, per qualche strano motivo, naturalmente felice.

Stoccolma non è in una zona della Svezia particolarmente tendente all’imbiancata, quantomeno negli ultimi 20 anni. Fino al 2009, generalmente, la neve si vedeva qui pochino. L’inverno 2009-2010, però, è stato il più freddo e nevoso da parecchi anni a questa parte, e, in molti abitanti della zona, ha riportato alla memoria ricordi d’infanzia, quando invece era molto più normale. Alla fine, contando che siamo stati in bianco da metà dicembre (Santa Lucia, qui una festa importante) ad inizio aprile, per quelli come me è stato un inverno davvero spettacolare.

Adesso si dice che l’inverno 2010-2011 sarà più o meno sulla stessa falsariga, cosa che mi rende felice come un bambino.

Chiaramente i disagi ci sono anche qui: nonostante le ottime gomme da neve, aumentano i rischi in autostrada e tutto il traffico ne risente. I mezzi pubblici patiscono ritardi e anche la metropolitana soffre di allagamenti e casini vari. In questo momento sto scrivendo dal bus che mi porta da Väsby a Stoccolma per il mio corso, e devo dire che è una vera fortuna che gli autobus possano circolare sulle corsie di emergenza: il resto dell’autostrada è decisamente trafficato! Se, poi, prendi l’auto al mattino devi calcolare quei dieci-quindici minuti in più per rimuovere neve e ghiaccio dai vetri

Chiaramente è nulla rispetto a quello che succederebbe in Italia in situazioni simili, però… qui l’organizzazione è davvero ottima, anche perché, altrimenti, si arriverebbe alla paralisi nazionale. Persino l’aeroporto di Arlanda non risente troppo della situazione meteo, mentre qualche problemino in più ce l’ha Skavsta, la piccola aerostazione (distante in realtà circa un’ora e mezza da Stoccolma) utilizzata da innominabili compagnie low-cost.

Non mancano anche i rischi per i pedoni, in particolare quando camminano su un marciapiede che costeggi edifici: il rischio di essere sommersi da una valanga proveniente dai tetti è sempre presente. Chi fa la manutenzione degli edifici ha il dovere di tenere d’occhio la situazione e fare il possibile per evitare questo rischio: in molti casi alcuni marciapiedi vengono dichiarati off-limits, e si creano dei corridoi per i pedoni sulle strade.

Nonostante tutti questi problemi, la neve continua a piacermi da morire: mi mette un inspiegabile sensazione di buonumore che mi permette di sopportare meglio il freddo e il gelo (comunque decisamente meno penetrante di quello che puoi provare a volte in Italia, nonostante le temperature più basse)!

Ecco alcune foto scattate ieri mattina a partire dalle 7:30 in Väsby… Nel frattempo la neve è decisamente aumentata! 🙂

Gomme da neve

Qualche piccolo casino, un po’ di mancanza di ispirazione e una vacanzina in Italia mi hanno tenuto lontano dal blog per un mesetto… non vi preoccupate: ora ricomincio! 😀

Durante il breve periodo a Genova, a Stoccolma e dintorni c’è stata la prima spruzzata di neve. Al ritorno, come fra l’altro è obbligatorio nel periodo di passaggio fra ottobre e novembre, ho quindi dovuto montare i pneumatici invernali.

In Italia non avevo mai avuto modo di usarli, ma devo dire che, effettivamente: sono parecchio efficaci. L’aderenza al terreno è elevata e, anche con molto ghiaccio sulla strada, si riesce a guidare in maniera relativamente sicura. Esiste una versione particolare di pneumatici da neve con i chiodi, versione molto diffusa in alcune zone della Svezia. Purtroppo, però, queste gomme sono proibite in una strada principale di Stoccolma (e, sembra, solo lì) e, quindi, sono sconsigliate a chi abita nell’area della capitale (a meno, appunto, di non rinunciare per principio ad entrare in quella strada). Poco male: a quel che ho visto, le gomme non chiodate sono più che sufficienti. Gran parte della Svezia è, in ogni caso, sostanzialmente piatta, cosa che agevola la circolazione con la neve.

Quasi nessuno svedese ha le catene in macchina, molti non sanno neanche cosa siano: vengono infatti utilizzate solo in casi particolarmente estremi nelle aree di montagna, dato che i pneumatici invernali (eventualmente quelli chiodati) sono più che sufficienti. Io, nella mia Y, conservo ancora le mie catene italiane… giusto perché non si sa mai.

Chiaramente, attorno all’industria del cambio gomme primaverile/estivo si è sviluppata una vera e propria struttura organizzata. Dato che non tutti hanno in casa lo spazio per tenere gli altri pneumatici, molti centri di assistenza offrono, dietro pagamento di una piccola somma, l’alloggio delle ruote. Il mio caso è stato un po’ particolare perché, nell’officina in cui ero andato la prima volta, non avevano dei cerchioni che si adattassero alla mia macchina (Fiat ed Alfa esistono in Svezia ma non sono così comuni, la Lancia non viene importata dalla fine degli anni ’90) e, quindi, dovevano ogni volta tenere i pneumatici “liberi” e rimontarli sui cerchioni, ovviamente con costi maggiori.

Adesso, dato che ormai le mie gomme “estive” erano troppo consumate, le ho fatte buttare via, e, quindi, la prossima primavera, potrò cercare in anticipo un’altra officina che riesca ad avere i cerchioni giusti.