Kräftskiva e Malmöfestivalen 2012

Quelli di metà agosto sono tipicamente i giorni delle kräftskiva, le grandi feste a base di gamberoni d’acqua dolce.
Come da tipica usanza, gli svedesi si riuniscono per grandi mangiate in cui degustano il crostaceo, crostaceo che, storicamente, veniva pescato in grandi quantità nei primi giorni di agosto.
Oggi, a causa di problemi ambientali e malattie, il kräfta è un animale protetto in Svezia, e la gran parte di quelli che si mangiano sulle tavole svedesi vengono importati dalla Cina e dalla Turchia.

Come spesso capita, la kräftskiva (che è anche la festa che celebra la fine dell’estate) è accompagnata dagli immancabili bottiglini di snaps (la regola vuole che, per ogni gamberone, se ne debba bere un bicchierino), dalle canzoncine tradizionali (gli snapvisa) e dalle inevitabili patate bollite e aringhe.
Tipici della festa sono anche le decorazioni a forma di luna e i cappellini di carta, spesso decorati con disegni del gamberone.

E proprio “la più grande kräftskiva di Svezia” ha dato il via, come da tradizione al Malmöfestivalen 2012.
Migliaia di persone si sono adunate venerdi sera in Stortorget per l’abbuffata, mentre una fantastica band country alternava, dal grande palco, brani del proprio repertorio a riarrangiamenti di simpatici snappvisor.
Per l’occasione, la solitamente rigida polizia svedese, pur dispiegata in forza, ha ovviamente chiuso un occhio sul consumo pubblico di alcool in piazza, proibito per legge.

Kräftskiva in Stortorget

Il cavallo addobbato

Un “festeggiante” con gamberoni e cappellino

Tutto ciò ha dato il la, appunto, al Festivalen, grande evento cittadino fatto di concerti su concerti (nella tenda dietro l’angolo ti può capitare di trovare una big band swing), bancarelle, eventi culturali, un luna park in mezzo alle case, e tanto altro ancora.

And the band plays on.

Peraltro, questi giorni sono anche graziati da giornate splendide con temperature elevate, al punto da potere girare in maniche corte anche di notte, cosa piuttosto inusuale per un paese in cui, quando finisce la luce del sole, bisogna immediatamente coprirsi.
Malmö, nei giorni del Festivalen, offre proprio il meglio di sé: l’atmosfera è rilassata e festiva al tempo stesso, ed è proprio un piacere gironzolare per le strade, magari mangiando un Lángos ungherese, un kebab di cinghiale o un gyros di alce comprati in uno degli innumerevoli botteghini sparsi per la bella Gustav Adolfs Torg.
Come già scritto l’anno scorso, se mai doveste pensare di farvi un viaggio a Malmö, quelli del Festivalen sono sicuramente i giorni migliori!

In giro per bancarelle

Una settimana a Malmö ed una sera a Copenaghen

Sono separate solo da un ponte, appartengono entrambe alla famiglia Scandinava, ma, quando si tratta di vita notturna, Svezia e Danimarca sono davvero due nazioni completamente differenti.
Tanto controllata e ripulita è la Svezia, quanto, al confronto, è disinibita e caciarona la patria di Hans Christian Andersen.
Il primo shock si ha camminando per lo Strøget, una lunga via pedonale che è al tempo stesso la strada dello shopping (come la stoccolmese Drottninggatan) e della vita notturna. Bisogna sempre stare con gli occhi aperti per evitare di essere investiti dai divertentissimi (se sei a bordo) taxi-bicicletta, guidati ad alta velocità da (per lo più) immigrati polacchi con qualche birra di troppo in corpo. Un’attività del genere, tantopiù completamente in nero, sarebbe assolutamente inconcepibile nella “sicura” Svezia.
Diverso mi è sembrato anche il modo di porsi della gente nei confronti dell’uscita del fine settimana: mentre gli svedesi, e soprattutto gli stoccolmesi, si mettono molto piú in tiro, i loro cugini biancorossi sembrano avere un approccio più quotidiano.

Ma la vera differenza si nota all’interno dei locali: la gente beve molto più liberamente, avendo la possibilità di farlo. Non è raro vedere persone camminare in maniera decisamente traballante di fronte alle guardie della sicurezza senza che queste facciano nulla, altra cosa assolutamente inconcepibile al di qua del ponte, dove si verrebbe gentilmente, ma fermamente, accompagnati alla porta.
Forse i danesi non bevono necessariamente di più, e magari gli svedesi hanno semplicemente imparato a nascondere meglio il proprio stato di ubriachezza, ma ora mi è chiaro come mai i primi abbiano, per i secondi, la fama di grandi beoni.

Anche lo stile dei locali ci riporta più ad una dimensione europea: da appassionato di hard rock, sono abituato a frequentare posti come il Pub Anchor, il Rocks e l´Harry B. James di Stoccolma, o il Distortion Club di Malmö o ivari Debaser. tutti posti che, pur rivolti ad un certo pubblico, sono sempre curati e molto ben tenuti… Beh, l’impatto con il The Rock, il locale più importante della scena di Copenaghen, mi ha riportato all’Europa continentale, a quei club che un po’ puzzano (c’è anche una maleodorante sala per fumatori), che hanno dei bagni poco invitanti, e in cui gocciola quando piove. Tutto questo nonostante un palco per la musica dal vivo spettacolare, con un impianto sonoro fantastico.
Insomma… tutto molto meno “fighetto”, nel bene e nel male, di ciò cui mi ero abituato negli ultimi anni.

Tornando invece alla nostra Malmö, la scorsa settimana è stata davvero particolare, perché il capoluogo dello Skåne è stato reso ancora più vitale per via del Malmöfestivalen, grande evento culturale che ha fatto sì che le strade del centro città fossero invase da tanta gente, proveniente da tutta l’area.
Fra concerti gratuiti (hanno chiuso i The Ark), bancarelle, luna park, manifestazioni, la città è apparsa più bella e vitale che mai, e se mai vi venisse voglia di venire di fare una visita da queste parti, i giorni del Festivalen sono fra i migliori in assoluto. Persino il tempo, dopo il primo giorno, è stato sorprendentemente clemente: l’ultima serata faceva persino fin troppo caldo, cosa davvero inusuale per la fine di un agosto particolarmente piovoso!

Resto sempre più convinto che vivere a Malmö sia un’esperienza davvero particolare e godibile, proprio per la possibilità di essere a tiro di schioppo da una realtà per molti versi differente, godendo al tempo stesso di alcune delle cose migliori che la Svezia può offrire. Sicuramente, al momento, me la godo decisamente di più di Upplands Väsby. 😉

Il palco del Festivalen

Folla in strada

Festivalen

Bancarelle

Spettacoli in strada