Due sabati

Approfittando dell’estate svedese, abbiamo dedicato gli ultimi due sabati ad escursioni a basso costo in due apprezzate località turistiche scaniche, Mölle e Båstad.

Mölle

Mölle, sulle pendici del promontorio di Kullaberg, è un altro di quei piccoli borghi originariamente devoti alla pesca e poi evolutisi in apprezzato luogo di villeggiatura. Adorata dai tedeschi (a inizio ventesimo secolo c’erano addirittura treni diretti da Berlino), è una cittadina affascinante e suggestiva, la cui vista è dominata dallo spettacolare Grand Hotel. Nonostante una giornata nuvolosa, siamo riusciti a godercela grazie ad una temperatura piacevolissima.
Alle spalle di Mölle giace la riserva naturale di Kullaberg, che abbiamo esplorato velocemente nel tardo pomeriggio, scovando un luogo suggestivo come la mini spiaggia di Ransvik.

Ransvik
Ransvik pier

Sempre nei pressi di Mölle si trovano il castello di Krapperup e un caratteristico café di nome Flickorna Lundgren. Se il primo è il tipico castello svedese, le cui parti più interessanti sono il giardino e l’aia esterni, il secondo è un posto con un che di magico, che serve dolci davvero deliziosi.

Krapperup Castle
Flickorna Lundgren

In serata, ci siamo poi lanciati in una mini spedizione lampo nella vicina Ängelholm, ma lì, più che il bel centro, non abbiamo visto praticamente nulla.

Due giorni fa, invece, è stata la volta di Båstad. Nota agli appassionati sportivi per i Swedish Open di tennis, la cittadina offre sensazioni decisamente diverse rispetto al feeling caratteristico di Mölle: la parte vicino al porticciolo è dominata dalla spettacolare arena tennistica e da hotel e ristoranti moderni, mentre nella periferia si trovano ville lussuose con splendida vista mare. Sarà che vi siamo capitati, senza saperlo preventivamente, negli ultimi giorni della manifestazione, ma anche il tipo di turisti presenti ha dato sensazioni differenti: decisamente più in tiro e “stoccolmese” (inteso, in particolare, come stoccolmese di Stureplan, il quartiere posh della città) rispetto a quello visto in Mölle o Grebbestad.
A fare la differenza in Båstad è sicuramente la bella spiaggia: mai come sabato, in una giornata perfino troppo calda, ho rimpianto di non essermi portato dietro il costume da bagno!

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Come molte altre spiagge svedesi, anche quella di Båstad è dominata dalla Kallbadhuset, una costruzione posta in mezzo al mare in cui è possibile cambiarsi per poi immergersi direttamente in acque abbastanza profonde (il declivio, da queste parti, è generalmente piuttosto lento). Molte Kallbadhus includono anche una sauna, per coloro cui piace alternare le due sensazioni.
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Båstad in the evening
Anche il porticciolo di Båstad è particolarmente bello, pieno di locali, negozietti ed altro ancora. Certo, in qualche modo, però, sembra mancare quel feeling speciale che pervade posti più sinceramente caratteristici. Purtroppo, però, non abbiamo avuto il tempo di visitare i Giardini di Norrviken, che ci hanno detto essere splendidi, e probabilmente torneremo un giorno solo per questi.
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Una curiosità: tanto da Mölle/Kullaberg quanto da Båstad partono due strade note come Italienska Vägen (“La Strada Italiana”) per via del loro inerpicarsi su promontori a ridosso del mare. E, in particolare, quella di Kullaberg mi ha proprio dato, a tratti, l’impressione di trovarmi quasi in Liguria. Una sensazione quasi surreale!

Italienska Vägen con Mölle negli anni '50 Foto di pubblico dominio.
Italienska Vägen con Mölle negli anni ’50
Foto di pubblico dominio.

Castelli e roccaforti

La Svezia terra di castelli? Anche, ma…
Davvero: da fan di questo paese e ammiratore delle antiche roccaforti, se c’è una cosa che non mi esalta dell’architettura storica di questa nazione sono proprio gli slott!

La prima delusione viene proprio dal Palazzo Reale di Stoccolma, ma la cosa nasce fondamentalmente da un equivoco: in realtà si tratta di una reggia settecentesca (peraltro non bellissima: fondamentalmente un parallelepipedo con la corte all’interno) che gli Svedesi hanno continuato a chiamare Slott come la precedente costruzione, che era un castello vero e proprio distrutto da un incendio nel 1697.
In generale, però è raro che ci sia un castello svedese che abbia un fascino per me paragonabile a quello degli equivalenti tedeschi, anglosassoni, francesi o italiani.


The Royal Castle, Stockholm
Il Castello Reale, ricostruito nel '700

Ad occhio, tendo a dividere i castelli svedesi in due categorie: quelli più antichi, che avevano anche una funzione militare, e quelli costruiti a partire dal ‘600, che sono in realtà molto più simili a certe nostre residenze nobiliari o ville, pur conservando, in maniera più o meno accentuata, elementi tipici del castello.

Vaxholm

Fra i primi annovero, ad esempio, quelli di Örebro, Uppsala e Vaxholm, roccaforti massicce e probabilmente inespugnabili, ma prive in qualche modo dell’attrattiva romantica esercitata in maniera quasi automatica dalla parola “castello”.

Il Castello di Örebro

Per quanto riguarda i secondi, ce ne sono sicuramente molti di più, ma, spesso, si tratta per l’appunto di costruzioni più simili alle nostre ville che a castelli veri e propri.

Åkeshofs slott
Stora Väsby slott Årsta slott

Molte di queste costruzioni, sia di un tipo che dell’altro, sono state poi profondamente modificate e “addolcite” nel corso dei secoli: d’altronde la Svezia è un paese unito e indipendente sin dal 1593, e la mancanza di guerre intestine ha sicuramente favorito lo sviluppo di un’architettura meno drammatica ed evocativa.

Fra le altre cose, è sicuramente mancato (o non ha avuto la stessa forza dal punto di vista architettonico) quel movimento romantico che, in Germania, ha portato alla costruzione, nel corso dell’800, di roccaforti meravigliose come il Burg Hoenzollern o l’ancora più celebre Schloss Neuschwanstein. Quel movimento ha avuto invece un impatto anche su alcune città italiane (a Genova c’è il piccolo MacKenzie)

Sicuramente la parte più sud della Svezia (Skåne, Västra Götaland, le grandi isole) è stata la più esposta alla cultura “continentale” (lo Skåne è stato a lungo parte della Danimarca), e probabilmente per questo troviamo qui dei castelli più tradizionalmente affascinanti. Fra quelli che mi piacerebbe vedere dal vivo un giorno, ci sono sicuramente quelli di Läckö e Trolleholm.

Läckö Slott Slott

Un caso particolare è rappresentato da Visby, capoluogo dell’isola di Gotland. Non ci sono castelli ma la città antica, con le vecchie mura ancora quasi completamente intatte e le rovine delle chiese rase al suolo dai Lubeccani, è di per sè, un gioiello che ci riporta a tempi antichi.
Visby Nov 16th 2008 Visby Nov 16th 2008
Visby - 134

Riassumendo, quindi, in Svezia ci sono sicuramente castelli magnifici ma, in generale, quando ne sento nominare uno, non provo ormai la stessa curiosità e voglia di andarlo a visitare che invece mi è sempre venuta con quelli di altre parti d’Europa… Troppo spesso mi sono ritrovato a pensare: “sì, ok… carino, ma sembra, al massimo, una villa un po’ più grande”. Insomma: la faccia sorpresa e ammirata che ha fatto mia moglie quando si è ritrovata per la prima volta di fronte allo Sforzesco è stata davvero un’altra cosa!