E dopo Snoppen och Snippan…

Dopo Snoppen och Snippan, Bacillakuten e Barnkanalen tornano a raccontare ai bambini l’educazione sessuale, e lo fanno, ancora una volta, in una maniera che più svedese non si può.
Niente canzoncina, questa volta, ma un video decisamente chiaro, che evita api, fiore e cicogne, per raccontare senza troppe perifrasi quello che succede nel corpo umano.
“Se uno è re del mondo può vivere nel Taj Mahal, se non lo è può vivere in una… casa-teiera. Ma se uno è uno spermatozoo, allora vive proprio in piccolo, dentro uno scroto; mentre se qualcuno è un ovulo, vive in un’ovaia…”

Sicuramente un video meno catchy del suo predecessore, ma ugualmente permeato di quella semplicità sorridente in grado di andare a segno fra i bambini. Continuiamo ad aspettare l’adattamento della RAI… 😛

Snoppen och Snippan

Bacillakuten è un programma della TV pubblica svedese che si occupa di spiegare ai bimbi più piccoli questioni come la salute, le malattie, il benessere, il corpo umano e cose simili.

L’argomento del giorno è…

Aspettiamo che la RAI trasmetta la versione doppiata in italiano. 🙂

Un mondo senza schiaffi

Questo articolo, quasi sorpreso, di un quotidiano italiano, mi ispira a scrivere questo mio post di oggi.
In breve, per chi non avesse voglia di leggerlo, un politico di Canosa di Puglia è stato arrestato a Stoccolma per avere, a quel che dice la polizia, schiaffeggiato in pubblico il figlio un po’ capriccioso.
Ora, per tanti Italiani tutto questo può sembrare strano: per molti lo scappellotto, lo schiaffo e la sculacciata hanno ancora un valore educativo insostituibile.
In Svezia non è più così da quarantacinque anni. Nel 1966, infatti, i genitori hanno legalmente perso il diritto di punire fisicamente i propri bimbi, nel 1979 la cosa è stata esplicitamente proibita.

In pratica, gli Svedesi sotto i quarantacinque anni sono cresciuti in un mondo senza schiaffi. Per loro la sculacciata non è solo un gesto proibito dalla legge, ma è un’aberrazione vera e propra, e le mamma e i papà che osano ricorrere a certi mezzi sono visti molto molto male.
Come risolvono, quindi, i genitori il problema del dissuadere o educare i propri bimbi? Semplice… parlando con loro! Molto tranquillamente (è davvero raro vedere qualcuno urlare), ma molto fermamente e spiegando semplicemente il perché delle loro decisioni.
In tutta sincerità, non mi pare che, in questa situazione, i bimbi svedesi escano fuori più maleducati di quelli italiani. Nè che gli adulti cresciuti in questo modo abbiano meno rispetto per le autorità o per i propri doveri. E, se fossi maligno, aggiungerei anche “anzi”.

In ogni caso, la lezione è sempre quella: quando andate in un paese diverso dal vostro, anche per una breve vacanza, informatevi sempre sugli usi e costumi e, soprattutto, sulle leggi, perché ci possono sempre essere delle conseguenze! Ricordatevi delle sensazioni di fastidio che provate quando un turista o un immigrato si comportano come a casa loro e, soprattutto, se venite a trovarmi in Svezia non sculacciate i vostri bimbi (o quelli di qualcun altro)!