Cose calcistiche genovesi in Svezia

I "grifoni del Doria"?
I “grifoni del Doria”?

Qualche anno fa ho scoperto, non senza una certa sorpresa, che in Svezia esiste la squadra dell’Andrea Doria. Per chi non lo sapesse, l’Andrea Doria originale è una società di ginnastica genovese: dalla sua costola calcistica nacque nel 1946, a seguito della fusione con la Sampierdarenese, la seconda squadra cittadina.
Da parte di chi gestisce la squadra svedese c’è forse un po’ di confusione: il logo storico, con un bel grifone in mezzo, è decisamente più vicino all’iconografia del Genoa, la più antica squadra d’Italia, che non a quello dei cugini, e anche la seconda maglia della squadra ricordo molto una vecchia divisa d’allenamento genoana. Anche il logo attuale contiene un grifone (animale simbolo di Genova), ma è più personale. C’è da dire che leggere “Andrea Doria – Stockholm” equivale un po’ a leggere “Titanic – Iceberg”, ma questo è un altro discorso.

Dignatà
Dignatà

Fatto sta che ho scoperto oggi (ma forse me ne ero dimenticato) che esiste anche la squadra calcistica della Sampierdarenese e, a questo punto, comincio sentirmi circondato…

Sampierdarena, quartiere di Stoccolma?
Sampierdarena, quartiere di Stoccolma?

Forse dovrei attivarmi per fare partire veramente il mio progetto, mai decollato, di Genoa Club Sverige. Chissà…


Aggiornamento del 22 agosto. Pare che la Sampierdarenese sia anche venuta in pellegrinaggio…

2016-08-22 08_23_32-Le scuderie dell'astronauta – Google Maps

di Russia, Guerre e Grifoni

Dopo essere stata per secoli una potenza belligerante, la Svezia ha abbracciato la neutralità a partire dal 1814, subito dopo le guerre napoleoniche: non ha partecipato ai conflitti europei di fine ´800, non ha preso parte alle due guerre mondiali e non è mai entrata a far parte della NATO (con cui pure simpatizza).
Nonostante ciò, i russi (divenuti sovietici) hanno continuato a stuzzicare i loro storici nemici durante la guerra fredda, facendo esercitazioni al limite dello spazio navale e aereo svedese e simulando a più riprese attacchi su obiettivi strategici.
Con la fine dell’Unione Sovietica questo tipo di operazioni era terminata: negli ultimi anni, però, quel simpaticone di Putin ha deciso di riprendere le provocazioni, e il caso più clamoroso si è tenuto poco meno di un anno fa.
Come ci racconta, The Aviationist, la notte del 29 marzo 2013 sei caccia russi sono arrivati al limite dello spazio aereo svedese, a due passi dall’isola di Gotland, con rotte simulate su Stoccolma e altri punti chiave.
La cosa ha fatto scalpore anche perché la Svezia si è fatta trovare completamente impreparata: i Gripen (“Grifoni”), l’orgoglio dell’industria aeronautica locale, non erano pronti e non si sono alzati in volo per intercettare.
Analisi successive hanno poi dimostrato che, in caso di invasione russa, un esercito svedese ridotto ai minimi termini dalle politiche pacifiste verrebbe, senza il supporto della NATO, spazzato via in una settimana senza alcuna speranza.

I russi ovviamente gongolano, e sfottono, a partire da questo “simpatico” video in cui, sulle note di Mamma Mia degli Abba, prendono per i fondelli quelli che per loro sono solo dei gran mollaccioni effemminati (“il nostro ministro della difesa porta la gonna”):

In questi giorni, visto quanto sta succedendo in Ucraina, la Svezia ci sta almeno provando: mi si dice di avere visto in giro mezzi blindati fare esercitazioni (cosa rarissima sulle strade svedesi), mentre dei JAS-Gripen sono stati inviati ieri in Gotland pronti ad alzarsi in volo alla minima provocazione.
Nonostante il governo svedese abbia preso una netta posizione contro le operazioni militari di Putin in Crimea, le probabilità che ci possa essere una guerra che coinvolga, in qualche maniera, la Svezia sono, ovviamente, remotissime. Però, almeno, si prova a non fare una brutta figura a livello di immagine.

Gripen © Milan Nykodym, Czech Republic Su licenza Creative Common
Gripen, da Wikipedia

foto © Milan Nykodym, Czech Republic
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