I giornalisti italiani e l’ “Europa del Nord”

Un’idiozia che vedo ripetere spesso sui giornali italiani, è quella per cui paesi come Germania o Austria sarebbero l'”Europa del Nord”. L’ultimo a riproporla è Maurizio Ricci che, su Repubblica, scrive apertamente:

paesi che, in questi anni, hanno imparato a vedersi come “duri e puri”: Olanda, Germania, Belgio, Lussemburgo e Austria. L’Europa del Nord, insomma.

Ora, chiunque abbia un minimo di nozioni di storia e geografia sa benissimo che quella parte di Europa non può essere in alcun modo chiamata “Nord”. E il fatto che sia più a nord dell’Italia o che sia la parte dell’Europa più ricca (secondo l’approssimativa e spesso errata equazione ricco = nord) non cambia la cosa.

Basta una semplice occhiata alla cartina dell’Europa e alle sue suddivisioni storiche, per rendersi conto di quanto questa sia una fesseria:

Le suddivisioni dell'Europa. Immagine da Wikimedia su licenza Creative common.
Le suddivisioni dell’Europa. Immagine da Wikimedia su licenza Creative common.

Non c’è alcuna giustificazione che tenga. La Germania è sempre stata talmente fiera del proprio ruolo di faro centrale dell’Europa (anche prima dell’Unione Europea), che il termine più usato per descrivere la sua area geopolitica, è un termine tedesco: Mitteleuropa. Ed è così che l’insieme dei paesi citati da Ricci nel suo articolo dovrebbe essere chiamato: la Mitteleuropa o l’Europa Centrale. Al limite, si può aggiungere che il BeNeLux fa storicamente parte dell’Europa Occidentale… ma di sicuro non dell’Europa del Nord!

E, peraltro, i paesi dell’Europa del Nord, quella vera, non si identificano a tutti i costi nelle politiche germaniche: basti pensare all’euroscetticismo diffuso che ha portato alla conservazione le valute nazionali.
Inoltre, come già detto in passato, l’Europa del Nord è un’entità geopolitica ben definita, con tanto di proprio Consiglio internazionale.

Provate poi a dire ad un austriaco o un tedesco che è un nord-europeo e, nel migliore dei casi, lo vedrete mettersi a ridere.

Ho provato a contattare Ricci su Twitter (in maniera sarcastica, lo ammetto) e tutto quello che ho ottenuto è una clamorosa arrampicata sugli specchi.
Ricci Twitter

Capito, quindi? La Germania è al centro dell’Europa solo se (forse) vista dalla Svezia. Qualcuno lo dica alla Merkel!

Stessa procedura dell’anno scorso?

Dopo due capodanni passati a feste da amici e due in Italia, ieri ho provato per la prima volta l’ebbrezza del semplice capodanno in famiglia alla Svedese, a casa di mia suocera.
Come per il Natale, ma in tono minore, c’è un piccolo rituale televisivo che è diventato parte della tradizione: la visione dello sketch teatrale inglese Dinner For One, qui conosciuto come Grevinnan och betjänten (La contessa e il maggiordomo).
Questa è un usanza condivisa con tutta l’Europa del Nord e parte di quella centrale, e ha avuto origine in Germania negli anni ’60. Nonostante lo sketch sia inglese, e trasmesso sottotitolato, è praticamente sconosciuto nel paese natio: gli albionici cascano regolarmente dalle nuvole ogni volta che incontrano un tedesco o un nordico che cita il tormentone “Same procedure as last year?”.

La trama è molto semplice: Miss Sophie continua a celebrare il suo compleanno con i vecchi amici ormai defunti. Tocca al maggiordomo James il compito di impersonarli e, soprattutto, di bere durante la cena al posto loro.

Curiosamente, quella che viene trasmessa in Svezia (ma anche in Svizzera e Norvegia) è una versione alternativa dello sketch che viene mostrato negli altri paesi: più breve e con un tasso alcolico minore. In origine, lo sketch era stato lasciato in sospeso per sei anni prima di essere approvato dalla tv di stato, proprio per questioni legate all’alcolismo.
La versione originale si riconosce immediatamente perché la tovaglia è bianca.

Dopo la visione dello sketch ci siamo seduti a tavola per la cena tradizionale. La versione classica del pasto di capodanno alla svedese non ha le dimensioni epocali del cenone all’Italiana, ma è deliziosa: aragosta per antipasto, filetto di manzo con patate per piatto principale e dessert.

Dopo la cena, siamo andati in piazza. A Malmö l’evento principale si tiene di fronte allo splendido edificio dell’Opera, il principale teatro musicale della città, dedicato alla lirica ma anche a musical ed eventi vari.
Qui è stato allestito un palco su cui si sono esibiti artisti di tipo differente, a fare un riassunto di quanto mostrato nell’anno passato (di recente ho assistito ad una spettacolare rappresentazione di Miss Saigon) e a dare un anteprima per il futuro.

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Dopo il conto alla rovescia, l’esplosione di fuochi d’artificio, davvero spettacolare: a quelli “ufficiali” si uniscono quelli privati, con un risultato mozzafiato.
Il capodanno è, peraltro, una delle poche occasioni in cui la Polizia chiude un occhio sulla bevuta in pubblico, quindi è normale vedere la gente arrivare con bottiglie di spumante o altre bevande “da festa”.

Finiti i fuochi, la piazza si è svuotata piuttosto in fretta, con tipico ordine svedese. A quel punto, visto anche che caldo non faceva, ci è rimasto solo da andare a casa, e preoccuparci per i nostri gatti.