I makaroner sono un tipo di pasta piuttosto diffuso nella cucina svedese. Il loro utilizzo più tipico è quello di contorno, in sostituzione dell’altrimenti onnipresente patata, talvolta con l’accompagnamento del (pronti ad inorridire?) ketchup.
A questo prodotto è dedicato spazio in abbondanza negli scaffali dei supermercati svedesi, con le marche locali a farla da padrone.
I makaroner non sono altro che le nostre lumachine, pastina utilizzata soprattutto per minestre.
Non sorprende che una grande azienda italiana decida di mettere sul mercato svedese la propria versione di un prodotto qui così utilizzato (che siano le nostre lumachine è testimoniato dal fatto che il codice identificativo è sempre “n.42”). Non sorprende neppure che si decida di non utilizzare il qui sconosciuto nome italiano, anche se dobbiamo ammettere che il vedere una storpiatura di maccheroni utilizzata per un tipo di pasta differente – da parte di una delle aziende italiane più celebri – ci fa senza dubbio sorridere.
Quello che stupisce, però, è la scelta finale: perché non utilizzare Makaroner (o una delle sue varianti nordiche, tutte contenenti la k)? Il Macaroni che si vede sulla scatola è infatti quello tipico dei paesi di lingua inglese! Abbiamo quindi un’azienda italiana che vende in Svezia un prodotto italiano utilizzando un nome anglo-americano. Misteri del marketing internazionale…
Secondo me la spiegazione é abbastanza semplice. Il mercato svedese é troppo piccolo per pensare a personalizzazioni. Quindi questi pacchi sono destinati principalmente agli US, dove il “macaroni and cheese” é un piatto tipico. E trovandosi li vendono anche qui 🙂
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Ma sì, la spiegazione più logica è sicuramente questa, però la cosa fa comunque sorridere.
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Negli USA,la stessa azienda italiana vende i rotini. Trattasi degli italici fusilli. Perche’ poi rotino dovrebbe essere piu’ facile di fusillo… E le lumachine sono esattamente macaroni, ingrediente fondamentale dei mac&cheese. Siamo sicuri che il macaroni svedese/finlandese non sia in realta’ di derivazione americana?
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Mi scappa di fare la saccente, ma i “macaroni” svedesi sono in realta’ l’imitazione di quelli americani (mac and cheese), forse per questo non vogliono usare Makaroner sulla scatola?
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La cucina “italiana” (e non solo) in Svezia è sicuramente di importazione americana. Basti pensare ai nomi e gli ingredienti delle pizze o all’orribile carbonara liquida con quintali di panna (ma, in generale, tutte le paste sono molto poco “asciutte”). Però gli svedesi usano il loro nome, quindi non penso che la Barilla si farebbe problemi.
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Sulla “cottura 8 minuti” invece i vikings sono fluentissimi, a quanto pare…
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E’ che pensano che fa figo il nome italiano 😛
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l’italico ingegno produce questi risultati. Penso anch’io che abbia ragione il tuo lettore Gatto Solitario, sono certo indirizzati a un mercato più vasto.
Mah, penso da una vita che a vendere focaccia al formaggio da quelle parti ci sia da fare affari!
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Eh… Il problema è trovare lo stracchino! 😦
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Uh…non ci pensavo! Allora conviene buttarsi nel ramo focaccia di Zena, più semplice 😉
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volevo porre una domanda che è da un pò che mi pongo: ma in Svezia negozi che vendono prodotti Italiani non c’è ne sono?possibile che non è possibile trovare formaggi,vino,biscotti di pura importazione Italiana?
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Certo che si trovano. Prodotti italiani (cantucci, grissini, parmigiano, pecorino, gorgonzola, etc) si trovano regolarmente al supermercato, vini e liquori al Systembolaget.
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Quando io ero giovane negli anni 80 in olanda si poteva comprare solo le macaroni e gli spaghetti. Ma ancora non capisco la differenza tra maccheroni, macaroni. Le lumacchine sono più grandi, giusto? In Olanda ormai le macaroni si usano per le zuppe perché sono piccole, ma per molto tempo sono stati usati come lumacchine, fusilli o qualsiasi altro tipo di pasta che non si vendeva in Olanda. La cosa che mi chiedo è: le macaroni svedese sono davvero grandi come le lumacchine italiani come scrivi? Sarebbe molto più logico, dal punto di vista linguistico, se prendono il nome e la misura degli maccheroni italiani. Perché quella ortografia è troppo difficile per una pronuncia olandese o svedese communque. Si pronuncierebbe con cch non come k, ma come x foneticamente. (il ch che soffia, che non sta nella gola)
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In Italia i maccheroni sono come i rigatoni ma senza la scanalatura esterna: una pasta corta a forma di tubo dritto. http://it.wikipedia.org/wiki/Maccheroni
In genere i due termini (maccheroni e rigatoni) sono comunque interscambiali.
I Macaroni all’americana (e Nord Europa) in Italia sono venduti (sicuramente da Barilla e De Cecco) con il nome di “lumachine”. In Italia esiste anche la versione più grande, col nome di “lumache” o lumaconi”,
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Ciao compatriota Italiano!
Mi dispiace ma devo informarti di una triste storia sulla nostra ”orgogliosa” pasta Barilla:
https://plus.google.com/u/0/104548620335553608503/posts/T7TjQwczCTC
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è una bufala, la barilla è italianissima. http://barillagroup.it/corporate/it/home/media/posizioni-aziendali/barilla-italiana-usa-grano-di-qualita.html
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Di solito le aziende fanno delle indagini demoscopiche per vedere il grado di “accettazione” di un prodotto, lo so sia per motivi di lavoro sia perché ogni tanto partecipo a quelle interviste.
E’ facile, quindi, che siano stati gli stessi Svedesi (meglio: un campione ritenuto rappresentativo) a scegliere nome e presentazione del prodotto. Anche perché di certo un’azienda non sceglie un nome che non attira i consumatori.
Tu sei in una posizione che ti mette nell’estremo delle code della gaussiana, quindi è quasi “normale” che per te il prodotto non sia “corretto”.
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