Ieri, per cercare di sfuggire alla torrida estate svedese, siamo andati a Skanör, gran bel posto di villeggiatura nel sud dello Skåne.
Mentre mi stavo incamminando lungo il lento declivio marino (temperatura dell’acqua: 23 gradi), mi sono ritrovato completamente circondato da meduse. Tornato a fatica sulla riva cercando di evitare ogni contatto, mi sono chiesto come facessero tutti gli altri a correre, nuotare e giocare a palla senza alcun problema in un mare pieno di meduse.
Ho chiesto e mi hanno risposto: quel tipo di meduse non brucia. Nella mia ignoranza, pensavo che tutte le meduse fossero pericolose, invece queste sono piuttosto comuni qui e non danno fastidio.
Fare il bagno alle sette di sera è stata una cosa meravigliosa: l’acqua era ancora calda ed era un vero piacere stare immersi. Adesso, però, spero sinceramente che le temperature si riabbassino! 😀 La spiaggia di Skanör (foto di questa primavera)Il porto di Skanör (foto di questa primavera)
In compenso, fra le cose belle da segnalare, c’è il saluto al sole da parte di Malmö.
Da qualche anno a questa parte, nel mese di luglio, si tiene a Västra Hamnen una manifestazione chiamata Goodnight Sun: concerti acustici per accompagnare il tramonto, in una cornice davvero suggestiva.
Ecco alcuni momenti da una serata di quest’anno: http://instagram.com/p/qzgLYov3dI/ http://instagram.com/p/qzhEzgv3ek/
Dopo due mesi di “quasi vacanza” (dal blog), eccomi a rifare il punto della situazione prima di ricominciare.
A Luglio, con mia moglie e mia suocera, siamo andati un paio di settimane a trovare i miei genitori in Calabria. Se ogni volta che rientro in Italia c’è sempre un certo “shock”, quando vado al Sud la situazione è anche peggiore.
Giusto per elencare qualche punto:
l’aeroporto di Catania è davvero il peggio organizzato in cui sia mai stato
la Salerno-Reggio Calabria è sempre un pianto
i pazzi criminali che guidano in autostrada incollandotisi al didietro e lampeggiando mentre stai facendo un sorpasso sono tutti da arrestare
gli storditi che utilizzano l’auto per fare una “passeggiata” sul lungomare (magari fermandosi a chiacchierare nel mezzo della strada con l’amico che arriva in senso opposto) sono una delle cose più irritanti che ci sia (le passeggiate si fanno a piedi, che fa anche bene!)
la sanità è qualcosa di davvero imbarazzante (due medici su due hanno dato a mia suocera dei medicinali, senza tenere conto che avrebbero creato dei problemi con quelli che lei prende regolarmente, al riguardo dei quali erano stati avvisati. Per fortuna niente conseguenze serie, ma grazie per il rischio e la bella figura!)
Tutte cose che, per come sono abituato ora (ma anche un po’ per la mia mentalità), vanno dall’assurdo all’alieno.
Però, tolto questo piccolo sfogo (permettetemelo! :-P), ovviamente sulla bilancia ci vanno anche gli aspetti positivi: la famigghia, il mare, i posti splendidi, il cibo delizioso e i prezzi stracciati dello stesso… tutti elementi che fanno pendere abbondantemente l’ago dalla parte del “più”, facendone comunque una piacevolissima vacanza.
È però innegabile che lo shock ci sia sempre. 😀
Al ritorno in Svezia, è stato il momento di un ritorno lampo alla buona vecchia Upplands Väsby per il Väsby Rock Festival, un piccolo festival metal che si è tenuto il tre agosto nel parco di Vilunda. Nonostante Väsby sia una delle piccole “capitali” del genere (per gli appassionati, basti sapere che band come Europe, Candlemass, Malmsteen e Therion sono nate, o hanno mosso i primi passi, qui), l’evento è stato un flop clamoroso. Forse non è stata grande idea organizzare un evento proprio nel periodo in cui la gran parte è degli svedesi è appena rientrata (se non deve ancora rientrare) dalle vacanze, e in concomitanza con il più grande evento mondiale di genere (il Wacken, che si tiene nel nord della Germania nello stesso periodo). Anche una popolazione decisamente “rock” come quella Svedese ha, evidentemente, i suoi limiti.
Nonostante la pochissima gente e un deciso caldo bestiale (c’erano poche aree all’ombra) il festival è stato comunque decisamente godibile, e si è concluso con una grande performance degli U.D.O.
Tornato a Malmö, è stato il momento di rientrare al lavoro. In quello che faccio, mi interfaccio (principalmente) con le filiali italiane di Tetra Pak, quindi, come potete immaginare, è stato un agosto fin troppo tranquillo, viste le chiusure aziendali e le ferie di gran parte del personale.
Il tempo, in compenso è stato per lo più magnifico con, a parte qualche giorno, belle giornate di sole ma mai troppo calde: un bel contrasto rispetto alle notizie che arrivavano dall’Italia, da cui sentivo di alluvioni o di temperature torride.
Metà agosto ci ha visto affrontare un viaggio in direzione Mullhyttan, piccolo paese di campagna nella provincia storica del Närke in cui vivono i parenti (lato madre) di Helena. L’occasione è stata quella di un matrimonio, svoltosi secondo quelli che ho già descritto come i “canoni classici” del matrimonio alla svedese.
Mullhyttan, pur essendo fondamentalmente un semi-agglomerato di villini/fattorie sparsi fra campi e foreste, mi piace da morire: quando sono lì mi sembra di essere nella Svezia più pura, fra gente semplice e accogliente, e con una natura splendida. Non nascondo di apprezzare anche il fatto di riuscire a capire tutto quello che la gente dice, mentre a Malmö, dopo oltre due anni, continuo ancora ad avere qualche difficoltà con lo skånska. Che, ci posso fare? Sono lento! 😀
Una cosa curiosa di Mullhyttan, ma anche di quasi tutti i paesi simili, è che gran parte delle abitazioni non ha un indirizzo vero e proprio: essendo che molte delle case sono sparse nei campi o nei boschi, lontano dalle vie centrali, l’indirizzo è spesso il nome stesso dell’abitazione (regolarmente registrato). Non vi stupite, quindi, se leggendo un indirizzo svedese doveste trovare qualcosa con appendice torp, termine che vuol dire, più o meno, “cottage”.
Mullhyttan
Con la seconda metà del mese siamo, di fatto, entrati, almeno a livello metereologico, nell’autunno. È ancora un autunno molto piacevole e si può stare in maniche corte, ma le temperature si stanno abbassando velocemente e, soprattutto, le giornate si sono decisamente accorciate! Ormai è solo una questione di una ventina di giorni per arrivare all’equinozio, che porterà all’annuale sopravvento dell’oscurità rispetto alla luce. Tempi bui in arrivo… (a Malmö neanche poi troppo, in realtà :-D)
Mi sono preso una leggera pausa dal blog per concentrarmi sulla vita in Malmö, scoprire qualcosa in più sulla vita in questa meravigliosa cittadina.
È stato un periodo molto tranquillo: luglio è il periodo più calmo in assoluto per la Svezia, anche se la vocazione turistica di Malmö (nata in particolare dopo l’apertura del ponte verso la Danimarca) la ha comunque resa frequentata e colorata al punto giusto.
Con agosto si è tornati alla “normalità”, è tornato il traffico (si fa per dire) nelle strade e gli uffici si sono riempiti di nuovo.
Anche l’impatto col lavoro è stato molto soft, sia per quanto riguarda la parte svedese che (in particolare in questi giorni) i rapporti con l’Italia.
Decisamente strano, invece il tempo: lo Skåne è generalmente apprezzato proprio per la sua estate, ma questi sono stati giorni davvero pazzi, in cui si passati più volte dal sereno alla pioggia, a volte anche ripetutamente nella stessa giornata.
Quando è bello, però, è bello sul serio e, soprattutto, non si muore dal caldo!
Adesso, nei prossimi giorni, tornerò ad un ruolo attivo sul blog per raccontare le mie nuove esperienze…