In Svezia la crisi si sente certamente meno che da altre parti, ma non mancano comunque problemi anche qua.
A Malmö, chi sta soffrendo particolarmente sono i piccoli esercenti delle zone centrali. Se le grandi strade dello shopping e del turismo, come Södra Förstadsgatan o Södergatan sembrano comunque tenere (ma anche un gigante come Pizza Hut si è dovuto spostare per via dei costi troppo elevati), nelle aree immediatamente adiacenti, da Baltzarsgatan a Triangeln passando per Davidshall, c’è una discreta moria di negozi che chiudono offrendo tutto a prezzi di saldo.
Se già prima la situazione non era brillantissima, l’apertura di Emporia ha dato la mazzata definitiva: il posto è una vera e propria città nella città, e gli abitanti di Malmö preferiscono passare il loro tempo lì piuttosto che nelle zone tradizionali dello shopping.
Ecco quindi che molti negozi chiudono, altri provano a spostarsi in cerca di fortuna, sperando magari di avere abbastanza passaggio e prezzi non proibitivi.
Uno dei problemi, peraltro, è che in molti casi ci sono contratti di affitto che vanno onorati, e non basta chiudere la società per liberarsene: fino a che non si trova una società disposta subentrare (e questa società deve essere comunque approvata dall’affittuario), non ci si libera del contratto.
Probabilmente, per chi vuole avere un’attività, oggi è decisamente più consigliato aprire all’interno di uno dei vari köpcentra, anche a costo di adattarsi alle loro regole ed esigenze. Meno indipendenza, costi più elevati, ma decisamente più gente di passaggio.
Noi, da parte nostra, ci siamo dovuti arrendere, e porre fine all’avventura della boutique di mia moglie: nonostante la zona centrale, letteralmente a pochi passi da Södra Förstadsgatan e nonostante una serie di recensioni entusiaste, non c’è mai stato il passaggio sufficiente a garantire i giusti introiti. E, dopo Emporia, le cose non sono certo migliorate.
Anche il Consolato Italiano, che ospitavamo gratis, si è dovuto spostare in altra sistemazione…
Adesso bisogna ricominciare, e per mia moglie si apriranno le strade della ricerca di un posto di lavoro. Non prima di un annetto e mezzo, però, dato che abbiamo importanti novità familiari in arrivo. Sarà dura, ma ce la faremo… 😀
Mi dispiace per tua moglie ma quel sorriso in fondo al post prelude a cose belle 😉
Qui in Italia è molto peggio, come tu sai.
Un abbraccio da Zena!
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Grazie cara, ricambio. 🙂
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Dispiace anche a me, ma purtroppo la Svezia, a parte forse il centro di Stoccolma, non é posto per negozi indipendenti o cose originali… andrá bene comunque ed auguri per tutto il bello che verrá.
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la colpa di tutto sono questi grandi centri comunque la mentalita’ svedese non e’ come quella italiana!congratulazioni x la novita’ in arrivo😃
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intanto contgratulazioni per le “sorprese future”.
però più che un aspetto della crisi, mi sembra una tendenza di, mentalità, usanze e mercato quella che vede i piccoli negozi sovrastati dai grandi centri commerciali. in italia è peggio perchè proprio non c’è consumo e soffrono tutti, grandi centri e piccoli negozi.
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Mi spiace per tua moglie ma vedendo che le novità buone ci sono allora bene 😀 se scrivessi un libro basato sul blog si sarebbe una novità!
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CIAO CARISSIMO DANIELE
STESSO SUCCESSO A NOI A VERONA DOPO SEI MESI ABBIAMO CHIUSO LA NOSTRA AGENZIA…..
ORA LA VITA É. TROPPO DURA…
MA SONO FELICISSIMO PER LA NOVITÀ IN CASA, ALLAH POI VI PROTEGGE…..
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di sicuro la crisi influisce,ma più di tutto la mentalità non solo svedese, dei centri commerciali, io viaggio parecchio,almeno in Europa, e a parte casi di città davvero gigantesche come Parigi,Londra,Berlino…l’idea è quella di mettere sempre più “fuori” i negozi…questa estate sono andato a Milano a fare un giro (dato che atterro li quando rientro in Italia) e pensavo a quando ero ragazzo al numero di negozi ad esempio di musica che c’erano, indipendenti,tutti chiusi, o le librerie nel centro di Bergamo,tutte chiuse…ormai tra e-commerce e grandi magazzini il piccolo negoziante soccombe, dato che poi se rimane in città è magari accerchiato da catene di negozi…penso alla Svezia (e penso a Stoccolma)librai?qua in centro a Stoccolma ho trovato 2-3 librai indipendenti, e poi solo catene…e cosi per tanto altro…ormai la massificazione è ovunque…EVVIVA!! (ironico)
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Mi spiace tanto per il negozio, da quel che avevo visto in foto aveva proprio l’impronta di Helena. Purtroppo c’è sempre meno spazio per le proposte originali, e tutto corre verso i soliti modi e marchi. In questo si che l’Europa sta raggiungendo una standardizzazione di successo. Vai in qualsiasi città e trovi sempre gli stessi negozi, gli stessi centri commerciali… du’ palle!
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In realtá il trend in Svezia é 1 altro e seguendo giornali e telegiornali le statistiche parlano chiaro: l’e-commerce vince su tutto. In 5 anni lo shopping online in Svezia é aumentato del 300%. La popolazione preferisce comprare comodamente da casa invece di girare per negozi che siano in un köpcenter o in centro non fa differenza (se osservate attentamente anche Emporia é, esclusi i weekends, un deserto)
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