La patata in Svezia

Una cosa che si nota subito, quando si comincia ad avere a che fare con la cucina svedese, è il ruolo preponderante della patata.
Gli svedesi amano la patata: ne hanno fatto un elemento principale della propria dieta e te la propongono praticamente in qualunque piatto. Il tubero svolge la funzione che, nella cucina mediterranea, è tipico del pane, ovvero quello di offrire carboidrati.

La preparazione del Knäckebröd (pane biscottato) nel 1911, da Wikipedia

I motivi sono ovviamente storici e climatici: nel freddo della Svezia è sempre stato difficile avere pane fresco per tutta la stagione (qui sono molto diffuse forme di “cracker” e pane biscottato, che potevano essere conservate per qualche mese), mentre le patate riescono a crescere in condizioni più difficili.
Anche l’assenza di verdure nel nord del paese, ha portato alla diffusione della patata come contorno.

Patate bollite (fotografo: Erik Forsberg)

Gli svedesi amano la patata in ogni sua forma, dall’eccellente e diffusissimo potatisgratäng (un gratin di patate, formaggi, spezie e verdure) alle klyftopotatis (i grossi “spicchi”, in inglese wedges), passando per quelle al forno e quelle fritte.
Ma, in particolare, sono amate le semplicissime patate bollite (con buccia o senza), che si accompagnano a tanti piatti. Quando vanno all’estero, molti svedesi si lamentano perché questo contorno non è contemplato.
Ho sentito dire più volte: “La patata bollita è il modo per assaggiare il vero gusto della patata. Neanche la versione in brodo è la stessa cosa”. Curioso che, invece, non possano fare a meno di insaporire le carni (che qui sono comunque eccellenti) con salse, spezie, marinature varie, anche quando una semplicissima bistecca grigliata un po’ al sangue sarebbe una meraviglia, senza l’aggiunta di altro che non sia il sale.

La preparazione
Tutto ciò ha portato, in ogni caso, ad una conseguenza fondamentale: la patata svedese è sempre di alta qualità. Non importa in quale supermercato te la procuri, non importa quale sia il ristorante, non importa la tipologia (dura, farinosa, novella, etc.)… qui, con la patata, caschi sempre in piedi!
Già in Danimarca, ad esempio, non è la stessa cosa: mangiando nei ristoranti di Copenaghen mi è capitato di vedermi servite patate cotte in maniera superficiale o che erano surgelate all’origine.

Il consiglio è quindi inevitabile: quando venite in Svezia, evitate di fare gli Italiani che vanno in pizzeria e lasciatevi tentare dalla patata locale. Non ne resterete delusi!

13 pensieri riguardo “La patata in Svezia

  1. Ultimamente dico sempre che prima o poi diventerò una patata anch’io… Non se ne può più davvero delle patate bollite che non sanno di niente. Il mio errore è probabilmente quello di rifiutare ogni tipo di salsa che offrono gli svedesi. L’unica eccezione è lo tzatziki, che adoro, ma che effettivamente è greco…

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  2. Io sono un estimatore della patata (il tubero!) ma non mipare che in Svezia se ne faccia un uso estremo. Magari. Per dire: a casa mia in Italia si mangia più o meno lo stesso quantitativo di patate, solo che là sono le patatone grosse, qui sono quelle piccoline

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  3. beh qui in italia la patata non manca mai tantè che qui ci abboffiamo a purè di patate
    gattò di patate
    patate duchessa
    sformato di patate
    patate in padella
    patate in agrodolce
    pasta e patate
    spezzatino con patate
    pesce con patate
    crocchette di patate
    frittata di patate
    patate al forno
    patate bollite
    patate fritte
    patate in insalata
    crema di patate
    patate ripiene
    gnocchi di patate
    crema di patate
    frittelle di patate
    brioche di patate
    dolci di patate
    torte di patate
    e mi sembra che da qualche parte facciano pure un liquore con le patate

    dite agli svedesi che l’italia è anche ben fornita di “patate”

    ps mi servirebbe qualche bella bionda che mi dia una mano con la mia dieta a base di patate (quelle che si mangiano ovviamente non si sbucciano da sole)

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  4. la patata è la patata e non si discute…. fa bene ed è salutare in qualsiasi parte del mondo…. alcuni dicono e pensano davvero (me compreso) che se proprio si deve morire bisognerebbe farlo mentre ci si gusta una patata……..

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  5. In evidente ritardo rispetto alla pubblicazione del post, permettetemi un piccolo commento iroico, mutuato da una maglietta che ricevetti nel 2011 in omaggio presso un pub di Trieste dove si era tenuta una competizione per il miglior piatto di “patate in tecia”, tipica preparazione locale: “a letto e in cucina la patata è regina!”.
    😉

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