Una delle prime cose che mi sono chiesto una volta ottenuta la cittadinanza svedese è: cosa mi converrebbe fare, se mi dovessi trovare in difficoltà all’estero? Contattare il consolato italiano o quello svedese?
Ho deciso quindi di paragonare la realtà a me nota (i consolati italiani in Svezia) ad una facilmente verificabile (i consolati svedesi in Italia).
In Svezia ci sono otto consolati italiani: quello principale è la cancelleria consolare a Stoccolma. Personalmente, la reputo valida e mi sono sempre trovato piuttosto bene.
Esistono poi sette consoli onorari sparsi un po’ per tutta la nazione (Göteborg, Malmö, Umeå, Sundsvall, Luleå, Karlstad, Visby), in maniera da coprire più o meno tutto il territorio; l’elenco completo si trova qui.
Nessuno di questi consolati offre servizio giornaliero: sono tutti aperti per poche ore alla settimana, divise su uno o due giorni.
Non ho esperienza di quelli di altri città, ma posso parlare di quello di Malmö: il console è un simpatico signore svedese che nella vita fa altro (giornalista, autore di libri di cucina e importatore di cibo italiano) e che riceve solo su appuntamento (inutile presentarsi senza, a meno che non abbiate intenzione di acquistare teiere o scatole porta cappelli) nel negozio di mia moglie.
I servizi offerti sono minimi, e per molte cose è comunque necessario recarsi a Stoccolma: per informazioni conviene sempre contattare la sede della capitale, in modo da avere risposte precise. Solo se dalla cancelleria consolare dicono che certe operazioni si possono svolgere in loco, allora è il caso di contattare il console (che, evidentemente, fa quello che può con le risorse che ha a disposizione).
Gli abitanti del sud della Svezia potrebbero, in teoria, recarsi alla vicina ambasciata di Copenaghen, ma chi lo fa viene, generalmente, respinto con la motivazione che i residenti svedesi non sono di loro competenza.
In Italia, oltre alla sede principale dell’ambasciata di Roma, ci sono quindici consolati svedesi, distribuiti su tutto lo Stivale e con particolare attenzione alle località turistiche (basti pensare che la Maremma, lo spezzino e Capri hanno un loro consolato specifico): l’elenco completo è qui.
Buona parte di questi offre servizio giornaliero feriale ma, in ogni caso, non si scende mai sotto di tre giorni alla settimana di apertura.
Per essere sicuro, ho chiamato il consolato che ha sede a Genova: una gentile signora mi ha confermato che sono aperti dal lunedi al venerdi ogni mattina, che non è necessario alcun appuntamento, che offrono tutti i tipi di servizi ai cittadini svedesi e persino informazioni agli Italiani che intendono recarsi in Svezia.
Non penso di dovere aggiungere altro: i numeri parlano già da soli.
A questo punto mi viene persino il dubbio, se mai dovessi smarrire i documenti in Italia, se non mi possa convenire cercare il primo consolato svedese piuttosto che rivolgermi ad un qualunque ufficio anagrafe locale…
Se vogliamo entrare nel merito c’è da dire che ormai, prima di essere cittadino italiano o svedese sei cittadino europeo e di conseguenza tutti consolati o ambasciate dei paesi membri sono tenuti a dare l’assistenza a tutti i cittadini UE, in teoria potrebbe bastare un solo console UE in tutti i paesi del mondo ( e con la lingua come la mettiamo?).
Certo che in Svezia siete proprio gli ultimi: non un consolato generale e neppure un console ma una semplice cancelleria consolare…anciora un poco e vi degradiamo mettendo un semplice sportello consolare presso l’ambasciata.
Viceversa gli svedesi non hanno molta fiducia nel nostro paese tanto che sentono la necessità si piazzare un consolato in un ogni piazza d’Italia.
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😀
Quella dei consolati che hanno l’obbligo di assistere tutti gli europei non la sapevo. Sei sicuro? In tal caso in Europa non dovrebbero esserci neanche i consolati degli altri paesi europei. Dovrebbero essere gli stati a darti assistenza…
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Il discorso dell’assistenza ai cittadini UE vale solo fuori dall’Unione Europea, e solo nel caso in cui il tuo paese non abbia una propria rappresentanza in quel paese. E’ un’assistenza supplementare. Se il tuo paese ha un ambasciatore in quel paese, non puoi rivolgerti all’ambasciata di un altro paese comunitario. Per portare un esempio usato in un libro di diritto comunitario: se ti trovi in Russia a Vladivostok e l’ambasciata del tuo paese si trova a Mosca, devi comunque andare a Mosca (o perlomeno contattarla) per assistenza e non puoi rivolgerti all’eventuale consolato francese a Vladivostok…
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Interessante, grazie!
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si è come dice Kata,
e poi a ben vedere ad esempio mia moglie al consolato generale di Milano (quello Svedese)doveva prendere appuntamento per andare li…dipende anche le città,questa generalizzazione sinceramente non la condivido..bisogna anche vedere la frequenza ad esempio di visite di concittadini in certe regioni…io in Francia o anche in Germania un paio di volte ho avuto bisogno di pratiche burocratiche e mi sono trovato comunque bene con il consolato italiano,senza contare poi che se hai bisogno di rifarti il passaporto perchè lo perdi,passa tutto comunque tramite ambasciata di solito. tra l’altro dovresti informarti anche sulla modalità di utilizzo del passaporto svedese,ad esempio con quello svizzero se è acquisito come nel tuo caso non per sangue ma per residenza/matrimonio,in realtà non lo potresti usare per spostarti,mi spiego,mia moglie nel caso ottenesse il passaporto svizzero non potrebbe usarlo per uscire dalla svezia,ma dovrebbe usare quello svedese (mia zia ad esempio non lo potrebbe usare per uscire dall’Italia)…poi in effetti ormai si è più europei che altro percui gli aiuti sono sempre disponibili…
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