Di mucche e falò

Questo fine settimana, allungato dal primo maggio, ci ha visti partecipare a due piccoli eventi, il kosläpp e Valborg a Västra Hamnen.

Il kosläpp (letteralmente “il rilascio delle mucche”) è un divertente rituale durante il quale le famiglie vanno numerose ad assistere al momento in cui le mucche vengono liberate nei prati dopo l’inverno passato nelle stalle. Diverse aziende casearie si occupano di organizzare eventi sul territorio nazionale, offrendo latte e kanelbullar. Noi siamo andati sabato a quello tenuto dalla cooperativa multinazionale Arla nella fattoria Dalshults, nel nord della Scania.
Inutile dire che i bambini si divertono tantissimo, ma bisogna ammettere che anche per gli adulti è un bello spettacolo assistere alle corse e ai momenti di gioco di questi cari splendidi animali.

In compenso, dopo la gioia di un simile rituale, domenica abbiamo assistito alla peggiore celebrazione della Notte di Valpurga che abbia mai visto. In una cornice davvero suggestiva come quella di un teatro finto-naturale a due passi dal mare era davvero difficile riuscire a far male, eppure i Socialdemocratici (organizzatori di questo evento) ci sono riusciti benissimo. La premessa fondamentale dovrebbe essere che sei vuoi fare un falò dovresti avere persone capace di accenderlo e gestirlo. Niente da fare: abbiamo assistito tristemente a gente che chiaramente non aveva la minima idea di come farlo; li abbiamo visti anche farsi aiutare dai convenuti e fare delle cose stupide e pericolose (come spruzzare dalla bottiglia di liquido infiammabile direttamente sulle fiamme). Non solo: prima del falò abbiamo avuto l’opportunità di non ascoltare un coro tradizionale, semplicemente perché nessuno ha pensato di amplificarlo nell’area in cui era stato montato il falò (nonostante ci fosse un impianto, che hanno poi usato per “deliziarci” con musica disco durante i tentativi di accensione del fuoco). Un disastro di organizzazione e mancata sensibilità che ha finito per uccidere completamente l’altrimenti solitamente suggestiva atmosfera di Valborg. Quando finalmente il falò ha iniziato a bruciare sul serio, dopo un’ora, gran parte della gente se ne era andata o era completamente scazzata. Qualcosa mi dice che l’anno prossimo torneremo a vedere il bell’evento organizzato a Sibbarp, e smetteremo di vagare alla ricerca di celebrazioni alternative.

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