Cercare (e trovare) lavoro in Svezia

Una conseguenza inevitabile del tenere questo blog è il ricevere molte richieste di informazioni sulla possibilità di lavorare in Svezia.
Rispondere non sempre è facile, anche perché, chiaramente, non conosco la situazione di ogni settore lavorativo: ad esempio, mi pare di avere intuito che c’è sempre una certa richiesta di medici ed infermieri (ma non nelle grandi città, pensate a qualche posto sperduto del profondo nord), mentre gli informatici, in Svezia, non mancano di sicuro.

Soprattutto, resta quello che è lo scoglio fondamentale per chiunque voglia lavorare in Svezia: la lingua.
È vero: tutti qui, escluso magari qualche anziano, parlano un buon Inglese… ma con l’Inglese e basta qui, generalmente, non ti fanno lavorare.
So che ci sono paesi più aperti, come l’Olanda o anche la Danimarca, dove ci sono meno problemi al riguardo, ma, in Svezia, senza lo Svedese, è tutto molto più difficile.

Ci possono essere dei casi particolari: ad esempio se cercano esattamente la tua figura professionale e hanno difficoltà a trovarla, oppure se hanno bisogno di qualcuno che lavori nello specifico con i mercati italiani… ma anche in quei casi, uno che parla lo Svedese avrà una buona possibilità di passarti avanti.

La situazione può migliorare leggermente con quelle grandi multinazionali (IKEA, Tetra Pak, etc.) che hanno adottato l’Inglese come lingua ufficiale, ma, in questo caso, avrai comunque concorrenza da tutto il mondo: se le aziende aprono gli orizzonti, in genere, non lo fanno solo nei confronti degli Europei. Anzi, in casi particolari, possono anche ricevere delle agevolazioni nell’assumere persone provenienti da situazioni meno fortunate.

Peraltro, anche quando ti faranno lavorare con il solo inglese, la situazione potrebbe essere dura dal punto di vista delle relazioni sociali sul lavoro: che lingua parlano gli svedesi fra di loro? Di sicuro non l’Inglese!
Io stesso, che ormai ho una discreta comprensione dello Svedese “nazionale”, sono sempre regolarmente in difficoltà quando i miei colleghi parlano fra di loro nel per me incomprensibile dialetto skånska (ne avevo accennato qui), che è difficile farsi entrare in testa quando non puoi esercitarlo con corsi (non ne esistono) o con i familiari. Le aziende sanno di queste difficoltà, ed è uno dei motivi per cui ti danno una partenza con handicap se non parli la lingua locale.

La cosa importante da considerare, quindi, se pensate di trasferirvi qui è questa: generalmente non troverete lavoro in tempi brevi.
Ci vorranno probabilmente almeno sei mesi di duro (e costoso, visto che, all’inizio, vi dovrete pagare i corsi della Folk Universitet o similare) studio della lingua prima che possiate avere qualche chance, ma è possibile che il tempo si estenda ad un anno o due. Bisogna essere abbastanza fluenti: l’accento può non essere perfetto, ma bisogna capire e farsi capire senza intoppi.

Dovrete inoltre tenere conto dello scetticismo delle aziende Svedesi: se non avete mai lavorato qui, non vi conoscono, hanno poche possibilità di verificare le vostre credenziali e saranno più dubbiosi nel prendervi in considerazione. Una persona che abbia già esperienze lavorative in Svezia avrà invece molte più possibilità.
Altra cosa: sembra un assurdità, ma anche il cognome è importante. Un Larsson ha sempre un piccolo vantaggio nei confronti di un Rossi: per questo motivo, è una cosa abbastanza comune per gli stranieri assumere il cognome del coniuge svedese quando si sposano.

C’è poi una cosa molto importante da considerare: rispetto a quando sono arrivato io, nell’estate 2009, le direttive sull’immigrazione degli Europei sono cambiate.
Prima ti bastava avere un indirizzo di residenza temporanea per poter richiedere il personnummer di Skatteverket, il celebre “codice fiscale” che ti identifica in tutto e per tutto e che ti accompagna in praticamente qualunque operazione.
Ora non più: per potere ottenere il personnummer bisogna prima mettersi a posto con Migrationsverket e ottenere un “permesso di soggiorno”.
La situazione, come comprensibile, mette in difficoltà: senza personnummer non si può aprire un conto in banca, non ci si può registrare per molti servizi o per certi acquisti online, non si può neanche fare cose semplici come abbonamenti in certe palestre o noleggiare film. Insomma, una vita di semi-clandestinità!
I modi per mettersi a posto con l’Ufficio Immigrazione non mancano: avere un lavoro in Svezia (e siamo daccapo), aprire una propria attività (ma dovrete presentare un piano credibile), avere un partner fisso che ti dichiari come convivente o dimostrare di avere a disposizione un reddito fisso o una cifra non trascurabile su un proprio conto corrente estero. Insomma… non è facile.
Una volta risolto questo intoppo, la situazione sarà più facile: ci si potrà iscrivere ai corsi gratuiti di svedese, registrarsi all’ufficio di collocamento, si potrà ottenere la carta d’identità, il diritto ad affittare di prima mano (come se fosse facile) o acquistare il diritto a vivere in un appartamento e così via.

Considerate infine una cosa: la Svezia è certamente un paese ricco, ma non ricchissimo come qualcuno può pensare. Soprattutto in termini di stipendi. Gli Svedesi sognano e invidiano i salari dei loro colleghi danesi e, soprattutto, norvegesi.
Se avete un lavoro in Italia e pensate di venire qui soprattutto per migliorare la vostra situazione economica, pensateci bene: il vostro stipendio svedese potrebbe sì essere decisamente più alto di quello italiano, ma potrebbe anche essere equivalente e persino più basso (se considerate che qui cose come tredicesima, quattordicesima e permessi retribuiti non sono esattamente la norma): la ricchezza della Svezia si esprime soprattutto nella qualità dei servizi al cittadino (le tasse pagate fruttano un valore), e non, necessariamente, nella busta paga. In molti casi, inoltre, vi ritroverete a dover ricominciare da capo, a dover fare ben più che un passo indietro nella vostra scala professionae.

Tirando le somme: è quindi impossibile mollare tutto e trasferirsi in Svezia senza avere un lavoro? Lo sconsiglio? Assolutamente NO: chiunque ce la può fare, se si impegna e ha capacità. Immagino che nessuno pensi che sia una passeggiata il venire a vivere qui, ma il percorso potrebbe essere anche più difficile e duro di quanto non vi aspettiate: dovrete investire tempo, soldi e sudore per conquistarvi un posto (al sole o all’ombra) quassù.
Se la situazione vi sembra troppo dura, potrete prendere in considerazione nazioni ufficialmente meno aperte e tolleranti della Svezia, ma che vi potrebbero offrire scorciatoie più semplici nell’immediato. Se siete pronti a tenere duro, però, sarete premiati: la Svezia è davvero un paese meraviglioso!


Aggiornamento: a partire dal primo maggio 2014 non è più necessario passare per Migrationsverket come primo passo burocratico. Nei fatti, però, le regole e le condizioni per ottenere la residenza, il personnummer, i corsi di svedese e tutto il resto non sono cambiate più di tanto. Adesso, semplicemente, bisogna presentare la documentazione direttamente a Skatteverket.


Nota: chi usa Facebook può, volendo, iscriversi a questo gruppo in Italiano per la ricerca e offerta di posti di lavoro.

61 pensieri riguardo “Cercare (e trovare) lavoro in Svezia

  1. Beh si in questi tempi poi, nessuno ti prepara ponti d’oro su cui passare 😉 ma non credevo che gli Svedesi fossero così chiusi verso chi viene dall’estero!! Certo che però, noi Italiani non ci dovremmo lamentare se veniamo visti male, visto i “bei prodottini” che abbiamo esportato nel mondo, la Mafia ad esempio…

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  2. Ciao!Posso approfittare di questo post per chiederti una cosa?
    Ho una mezza idea di passare i mesi estivi (da maggio ad agosto) in Svezia trovando un lavoretto; ho 27 anni, non conosco lo svedese, solo l’inglese; ho trovato delle offerte di lavoro su questo sito: http://www.arbetsformedlingen.se. Per pochi mesi bisogna avere il “permesso di soggiorno” di cui parli sopra? Secondo te è una pazzia oppure ho qualche possibilità?Grazie, sara.

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      1. Ciao!Ho solo dato un’occhiata,non ho inviato la candidatura perchè prima di maggio non posso muovermi!Tu hai una idea simile? A te qualcuno ha risposto?

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    1. Ciao! Non ti serve il “permesso di soggiorno” per cercare lavoro (o iniziare a lavorare), però quando hai il lavoro ne puoi chiedere uno temporaneo per poterti regolarizzare.

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        1. Capisco…io ho pensato alla Svezia sia perchè mi piacerebbe passare un pò di tempo nei paesi scandinavi, ma anche per far pratica con l’inglese (dal momento che molti dicono che è quasi come una seconda lingua). Tu cosa mi suggerisci? L’Olanda o la Danimarca, di cui parla anche Daniele?O, forse sarebbe molto più semplice e ovvio, l’Inghilterra?ciao

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        2. Qualcosa c’è nell’ambito dell’accoglienza turistica: conosco un paio di persone che hanno trovato lavoro estivo (pagato all’ora) come guide per turisti italiani, presso alcuni armatori, senza che parlassero svedese.

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  3. Ciao Daniele! Post bellissimo e davvero utile. Io abito in Svezia da poco (7 mesi) e i consigli trovati sul tuo blog mi hanno aiutato in parecchie situazioni.
    Comunque, al di là delle ovvie difficoltà che un trasferimento comporta, mi trovo benissimo 🙂

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  4. Ottimo post, BTW 😉
    È vero bisogna avere credenziali particolari, in tutti i campi.
    A me sembra che questi filtri per l’immigrazione stiano prendendo piede un po’ ovunque dal momento che è pieno di laureati dappertutto.
    Questa modifica dei permessi di soggiorno non la conoscevo, quando è avvenuta precisamente?
    Ciao
    Alex : )

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    1. Direi dopo le ultime elezioni, è allora (diciamo a fine 2010, forse inizio 2011) che ho iniziato a sentire di gente che veniva respinta da Skatteverket e reindirizzata a Migrationsverket.

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  5. ciao, complimenti per il tuo blog. mi sono letto parecchi degli articoli. se ti va ti domanderei una cortesia…puoi mettere un commento sulla realtà dei rapporti uomo /donna/avventure ecc. in svezia? e della percezione dell’italiano? qui ci sono ancora un sacco di persone ,che dimostrando provincialismo e ignoranza, sono ferme al mito dell’italiano ricercato come amante, della svezia paradiso del sesso libero facile ecc.
    per me sono tutte balle,ci possono essere ovvio ,delle differenze con l’italia, ma queste storie che continuano dagli anni 60-70 mi sembrano semplicistiche. se pubblichi mi permetto di postare su facebook,cosi gli schiaffo un po di notizie vere e non luoghi comuni….
    un saluto da genova…

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  6. buonasera, io ho vissuto a malmo per 2 anni, ho lavorato saltuariamente e sono stato rimbalzato una volta per il personal number.adesso sono in italia ma ho deciso di aprire un negozio là.
    ho una fidanzata svedese, lei ha un appartamento subaffittato a nome suo e vorrei rifare la candidatura per il personal number visto che convivrei con lei.
    ho ricevuto spiegazioni da una del personale di arbetsfamiligen ma è una cosa molto confusa, mi ha detto che avendo una fidanzata posso fare la richiesta.
    qual’è veramente e praticamente la sequenza di cose che devo fare??
    grazie. ps arriverò a malmo il 18 giugno ed inizierò l’applicazione, spero che potremmo incontrarci per fare 2 chiacchiere!
    aspetto una risposta riguardo al numero personale!
    grazie

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  7. Sono disoccupato dal mese di Dicembre del 2006.
    Ho fatto 13.000 mila domande di lavoro di vario genere .
    Ho messo migliaia di annunci che cercavo un lavoro , ho inviato migliaia di miei cv , ho risposto a migliaia di annunci dove cercavano personale ho fatto centinaia di colloqui di lavoro !
    Ho tentato di trovar lavoro anche contattando l”associazione artigiani svariate volte inviando i miei dati .
    Tutte le ditte private che ho contattato si sono Rifiutate di darmi un lavoro per le seguenti ragioni :
    1 ) si sono Rifiutati di darmi un lavoro perchè sono un”operaio disoccupato italiano .
    Assumono solo operai immigrati stranieri .
    2) avendo 40 anni di età secondo loro ero troppo (vecchio ) anche per darmi un lavoro temporaneo come stagionale perciò si sono Rifiutati di darmi un lavoro !
    Tutti gli enti comunali-regionali o statali si Rifiutano di darmi un lavoro per 2 ragioni :
    1 )Si Rifiutano di darmi un lavoro perchè non ho raccomandazioni !
    2)Si rifiutano di darmi un lavoro perchè non sono un immigrato straniero . Cosa occorre per emigrare in Svezia e lasciare questa nazione di merda chiamata Italia ?

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  8. quante cose interessanti…mi ha colpito quell’accenno al cognome…anche un’amica ha fatto la stessa cosa. cita il cognome del marito, an zi, firma con entrambi. >Dalla mia regione poi sono emigrate diverse persone, già negli anni 60/70 verso stoccolma, goeteborg. Già all’epoca parlavano molto bene di questo Paese e, nonostante molti di loro adesso siano in pensione, no, loro non erano certo gli tialiani medi che apprezzano solo spaghetti. MI ricordo i cioccolatini che mi portavano quando ero piccolo. Chi parte, per fortuna, ha già una mente abbastanza aperta, una mentalità elastica per non “sfigurare”- Poi, che niente è regalato…questo è ovvio. Pensare di andare in un Paese e usare solo inglese non serve, ma piano piano si impara. Bisogna rimboccarsi le maniche, se non si ha un background o parentame che ti assiste nel conto corrente…tutto il resto….viene da sé, come canta una grande cantante. Questi signori emigrati mi han sempre detto che occorre avere senso pratico e modestia…con queste cose …si arriva.
    david.

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  9. ciao daniele sono alessandro, ti ho scritto anche su likedin…
    mi farebbe piacere chiederti se conosci dei luoghi dove dormire spendendo meno rispetto ai normali hotel in malmo…. la mia situazione personale percui ti faccio questa domanda te la poi posso anche raccontare.
    grazie ciao.

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  10. Ciao Davide. Concordo pienamente con la difficoltà descritta da te. Io stessa (assieme al mio fidanzato) ne sto avendo esperienza.
    Siamo arrivati a Göteborg con la consapevolezza del nostro livello di lingua (lui 4 mesi di studio con madrelingua in Italia, io con 9 mesi di studio e anche una miserrima certificazione Swedex B1). Eravamo consapevoli che avremmo impiegato almeno 6 mesi a trovar lavoro e che di case ce ne erano poche. Eravamo più o meno consapevoli anche di quanto il nostro lavoro fosse. Ma alla fine ci siamo persuasi a partire: io stessa un mese prima di partire avevo ottenuto un colloquio a Stoccolma (“Abbiamo scelto 5 CV su più di cento, puoi venire per un colloquio?”). Inutile dire che è andato male per via dello svedese: Stoccolma ovviamente ha grandi esigenze di lingua. Eppure il rifiuto mi ha dato comunque conferma: il mio CV non faceva così schifo. Scartiamo Stoccolma per lo standard elevato e scartiamo Skåne per via dell’accento.
    Ciononostante, in meno di due mesi che siamo qua, siamo già nel panico. All’inizio sembrava avessimo ingranato la marcia giusta: casa trovata in tre giorni (3!!!) anche se solo per due mesi. E poi l’illusione di aver trovar lavoro in meno di un mese di ricerca: serviva un madrelingua italiano che traducesse in inglese. Ma dopo due settimane dalla firma del (falso) contratto scopro che era una truffa.
    E ora mi trovo così: gli svedesi mi dicono che la mia lingua non è così male, ma io che non mi sento confidente. Non piace la pronuncia e mi trovo spesso a non capire l’accento di Göteborg. Per quanto Stoccolma sia complicata, per esempio, presenta un accento molto più orecchiabile per me: chiamando nell’ufficio di Stoccolma ero in grado di tenere una breve conversazione telefonica. Ricevendo una telefonata da un ufficio di Göteborg ho interrotto direttamente la comunicazione dicendo che il mio svedese non era così buono da stare al telefono. Allora, ho cominciato da due 5 giorni a mandare CV anche come cameriera (alla fine ho anche due anni di esperienza in quel settore), ma nulla. Il mio risultato in meno di due mesi è: una truffa, una decina di risposte negative nel mio settore di competenza (marketing online) su non so quanti CV inviati e nessuna risposta per il settore della ristorazione (forse a 32 anni sono troppo vecchia o forse sono troppo brutta per essere messa a contatto col pubblico).
    E la casa? Il 29 dobbiamo lasciare quella dove stiamo e non riusciamo a trovare più nulla: pochissime offerte e nessuno che ci risponde (nemmeno nessuno che metta il telefono su blocket.se). Andrebbe bene un bilocale, un monolocale, una stanza, un seminterrato. Andrebbe bene Göteborg, Mölndal, ma anche Alingsås. Abbiamo dato la disponibilità a pagare l’affitto in anticipo eppure nulla: nessuno ci risponde ed è dal primo agosto che cerchiamo.
    Purtroppo il fallimento non è contemplato. Il ritorno in Italia non è ammissibile, al massimo possiamo andare in un altro paese, ma dove? Oltre all’inutile italiano parlo solo inglese, spagnolo e svedese (malamente). Risorse per visti fuori Europa non ci sono, oltre che OVVIAMENTE la mia professione non è richiesta in America o Australia o Canada.

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    1. La butto lì. E qualche città nel profondo nord? Lì sono più chiusi da molti punti di vista, ma dovrebbe essere più facile trovare casa, e hanno più difficoltà a trovare alcune figure professionali rispetto alle città del sud.

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  11. Ecco, alla fine scrivo un commento anche io.

    Sto seguendo delle lezioni di svedese, grazie a un’insegnante madrelingua. Al momento ho fatto appena 15 ore, brevi frasi iniziano a formarsi timidamente nella mia zucca… Il punto è che quella lingua così esotica, dalla dolcezza cantilenante e sussurrata, mi piace molto! Non sono una cima, né dotata di memoria uditiva o visiva, ma mi impegno e mi diverto a farlo.
    Oltre che per una pura curiosità intellettuale, sto studiando svedese anche per il vecchio sogno di lavorarci, foss’anche per un periodo.

    E veniamo alle dolenti note.
    A 23 anni ero laureata in legge. Lavoro meno di zero, a meno che tu non possa fare anni di tirocinio gratuito (non ho potuto per cause molto molto serie e ancor più dolorose) o “conosca”. In pratica, nel mio campo ho lavorato solo come ghost writer per un periodo. Ho fatto una gavetta infinita e molteplice.
    Da anni mi occupo di turismo: case vacanze, promozione di luogo e struttura, cura del cliente, convenzioni ecc. L’inglese c’è. L’esperienza di lavoro tanta, inclusa autonomia e responsabilità. Ovviamente sottopagata e i contributi no si sa che fine facciano… Ho cercato vari lavori da affiancare, anche freelance, ma tutti vogliono darti lavoro…gratis!
    Ovviamente le mie qualifiche non riguardano la mia esperienza. Non sono scienziato né programmatore. E di anni ne ho 34, in Italia sembra di avere la peste.

    Mi chiedo… riuscendo a raggiungere un livello di svedese perlomeno B1 (e so che è un procedimento lungo) potrei rischiare il grande salto?
    In UK qualcosa nel settore si trova, ci sono varie agenzie che si interessano proprio di questo verso l’Italia (passione inglese per cottages e casali di campagna). E in Svezia? Il mio svedese non mi permette ancora di fare ricerca su Google.
    In Svezia si usa far lavorare le persone senza salario?
    Altro punto: so che la situazione delle donne è più rosea.
    Io non ho mai fatto un colloquio, in Italia, in cui si parlasse delle mie esperienze: le domande sono sempre state tutte sulle mie ovaie (e pensare che sono pure childfree).
    Anche lì 34 anni sono troppi, considerato che, anche arrangiandomi, ho sempre lavorato?
    Onestamente sono 4 anni che spedisco cv in Italia, disponibile a trasferimenti e trasferte e a qualsiasi tipo di contratto inclusa la collaborazione a partita IVA, e non ho mai avuto uno straccio di risposta. Compiuti i 30 anni, sono diventata invisibile, in quanto uscita dalla fascia di sgravi fiscali.
    Altra domanda: in Italia se traspare che hai sempre avuto bisogno di lavorare e hai fatto di tutto, è peggio. Pensano di potersi approfittare di te, in quanto “povero disgraziato”. Mi hanno detto che in altri paesi non è così, il c.v. di chi si “rimbocca le maniche” non è svalutato. E’ vero? E’ una mistificazione?

    A prescindere dalle prospettive, continuerò comunque a studiarlo, per arricchimento professionale e personale e poi… sai mai?

    Spero di non essere stata noiosa e di aver posto qualche domanda che possa essere utile anche ad altri

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  12. In realtà non sapere lo Svedese è una buona “scusa” per non considerarti. Verità è puetroppo che anche sapere la lingua nom ti da quella marcia in più. È vero ci sono paesi più aperti e la Svezia purtroppo non è uno di questi (lo è sotto altri punto di vista). In Svezia vi assumeranno se non trovano in equivalente svedese: a quel punto in caso di estrema necessità loro (siete un esperto nel vostro settore) anche l’Inglese andrà benone. Per lavori non altamente qualificati la Svezia non è il paese che fa per voi

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  13. Salve a tutti e complimenti per il blog.
    è da anni che sogno di trasferirmi in Svezia, ma tra alti e bassi ho sempre rinviato. Ormai ho 30 anni e una decennale esperienza nell’utilizzo dei muletti per movimentazione merci, mi chiedo sempre piu se con il mio scarso inglese e un’inestitente conoscenza della lingua svedese potrei trovare un lavoro. Sto valutando anche un corso per la guida di escavatori e pale, ma nessuno mi sa dire se quell’attestato sia riconosciuto in Svezia come valido. Ringrazio anticipatamente per ogni risposta a riguardo e consigli. Denis

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  14. Sono cittadino Italiano, mia moglie siriana con un soggiorno famigliare
    per 5 anni. Entrambi profughi della Siria con certificato della prefettura di Vrrona, La domanda :
    Possiamo ottenere la residenza in Svezia?
    Quali sono gli aiuti riceviamo del governo Svedese?
    A chi devo rivolgermi per i documenti
    necessari?
    Grazie

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  15. Anche per me sarebbe interessante trovare un lavoro a tempo determinato . Si dice che la Svezia sia politicamente corretta . Mi rendo conto che sicuramente non è tutto rose e fiori 🙂

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  16. Penso che ovunque non sia facile ed immediato trovare un lavoro, in Svezia poi sentivo dire che c’è piu meritocrazia, le conoscenze non sono efficenti come in Italia (in Italia ormai servono “solo” quelle se vuoi un lavoro, o tanta fortuna), ma da esperienze lette in giro e altre dic onoscenti, in Svezia potrebbero volerci pure minimo uno o 2 anni trovare un lavoro, quindi bisogna tenerne sicuramente conto e partire comunque con dei soldi messi da parte (10.000€ credo durerebbero si e no un anno se ti limiti in tutto.Un mio amico in Finlandia i primi 12 mesi ne ha spesi 14.000 di euro tra affitto bollette, mangiare, mezzi pubblici, ecc ecc e un lavoro non ce l’ha ancora, frequenta corsi di lingua e altre cose), anche perchè dopo 3 mesi se non hai un lavoro, la Svezia ti fa ic onti in tasca per sapere se hai i money per mantenerti anche senza lavorare, in caso contrario ti invita a tornartene a casa tua…non come qui in Italia. Ci vuole una pacca di pazienza, per chi “ne ha ancora” :/

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  17. Vivo in Svezia da 1 anno, ho il personnummer, un c.c, una casa in affitto studio la lingua da 9 mesi, un po’ me la cavo a capire e a farmi capire, ho lavorato in Italia 24 anni come Tecnico di Officina Fiat AlfaRomeo ma l’integrazione nel mondo del lavoro ad oggi è un traguardo lontano non ti fanno lavorare neanche con il Pratik (gratis) speriamo che tra qualche tempo non debba scrivere impossibile.

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  18. Ciao Daniele.
    Volevo solo una precisazione, sono andato sul sito del skatteverket, ho capito poco comunque….. appena arrivo Malmo:
    1) vado allo skatteverket o in ambasciata?
    2) Il personnummer lo ottengo allo skatteverket?
    3) Posso gia’ prendere la residenza e comunicare dove abito?
    4) mi consigli di scannerizzare qualche documento particolare?
    Grazie ciao.

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    1. Ciao Ale,
      1) andare in ambasciata non serve a nulla, per Skatteverket devi prima aspettare di essere a posto con Migrationsverket.
      2) Si
      3) prima devi metterti a posto con Migrationsverket.
      4) no, tanto vogliono gli originali. Ricordati di fare il passaporto, che la carta d’identità non gli piace.

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  19. Grazie Daniele.
    Nei primi giorni di luglio saro’ a malmo.
    1) Se devo andare al migrationsverket quanti giorni mi consigli di stare?
    Perché penso di trasferirmi definitivamente i primi giorni di agosto.
    2) Devo dirgli qualche cosa di speciale per essere ben accetto?
    Ti chiedo cio’ perché sul loro sito chiedono il motivo dell’arrivo in svezia, io l’unico che ho a disposizione e lo studio.
    3) dopo il migrationsverket quindi vado allo skatteverket?
    4) Se ho capito bene vado al migrationsverket per registrarmi poi allo skatteverket per il personnummer, dovro’ attendere qualche giorno tra uno e l’altro o e’ immediato?
    Scusa gli interrogatori di questi giorni, voglio solo che vada tutto bene, grazie per la tua disponibilita’.
    Ciao.

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    1. Ciao Ale. Andare fisicamente al migrationsverket non serve a nulla (se lo fai ti dicono “compila questi moduli e spedisciceli”).
      Ti conviene quindi recuperare i moduli direttamente dal sito. Il motivo di studio penso lo prendano in considerazione solo se puoi provare l’iscrizione a qualche scuola o università.
      Altrimenti, se non hai un reddito, devi provare di avere abbastanza soldi in banca da coprirti un anno e più in Svezia (la cifra non la ricordo, la trovi sul loro sito).

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  20. uffaaaa, un consiglio per affittare una stanza/appartamento senza il “personnummer”??
    i miei amici mi hanno datto buca….e mo mi trovo con tutti i documenti aposto…ma senza un indirizzo???
    😦
    grazie

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  21. Salve,
    premetto che non sono tanto interessato a vivere in Svezia, ma in Norvegia.
    Spero che per trovare lavoro in Norvegia (economicamente messa meglio della Svezia) non bisogna fare tutto il casino che avete scritto per quanto riguarda la Svezia.
    A mio parere, a patto che uno non sia molto benestante, per quanto ami un Paese non conviene spendere cifre come 15000€ per viverci per lungo tempo mentre si cerca lavoro. Se dopo qualche mese il lavoro non si trova, meglio cambiare Paese. Con una cifra simile si può fare ben altro.
    Purtroppo, i Paesi scandinavi sono molto chiusi nei confronti degli stranieri e tendono ad isolarsi (sembra proprio che non vogliano “gente di troppo”).

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  22. Ciao Daniele , siamo Paola e Fabio , il nostro sogno è di trasferirci in Svezia, stiamo studiando lo svedese ma in questi ultimi tempi abbiamo letto che anche lì ci sono problemi nel trovare lavoro per colpa della crisi , mio marito è meccanico (titolare d’officina) e abbiamo visto molte offerte di lavoro in quel campo e la domanda che voglio farti è : la crisi economica in svezia è tragica come qualcuno la descrive sul web ? Noi siamo piemontesi , valsusini per essere precisi e da noi la situazione è pesante , sempre peggio ormai il lavoro non esiste quasi più.
    Non vogliamo trasferirci per diventare ricchi ma è un sogno che vorremmo realizzare ,ti ringraziamo in anticipo per la tua risposta .

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    1. Ciao! La crisi è sicuramente meno marcata qui che nel sud europa ma, proprio per questo motivo, sono tantissimi quelli che si trasferiscono qui in cerca di fortuna. Per questo diventa molto difficile trovare il primo impiego. Ma se continuate a studiare e la professionalità è provata e ricercata ce la farete.

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  23. Ti ringrazio per la risposta , la professionalità per fortuna c’è e anche la voglia di lavorare , per la lingua è dura ma studiamo tutti i giorni , a novembre andremo qualche gg a Stoccolma per iniziare a vedere un pò l’ambiente .
    Continueremo a seguire il tuo blog che è veramente di aiuto per chi sogna la Svezia !

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  24. Salve….siamo una famiglia di cittadini italiani trasferiti in svezia….qui abbiamo un’attività nuova…e abbiamo pure fatto la domanda per il ‘personnumer ‘ ma ci dicono di aspettare quasi un anno…come potremmo velocizzare questa procedura ?
    A presto..Abir

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  25. Ciao,sono la mamma di un ragazzo che sta in Svezia da poco,sto avendo tanti problemi per aver il personal Numbers per chi ha fatto questa documentazione mi può far sapere come si fa .Grazie

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